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Università di Trieste, scatta campagna vaccinazione, la prima a realizzarla in modo completo

infermiera con siringa vaccinazione

Università di Trieste avvia la campagna di vaccinazione per tutti i propri dipendenti e collaboratori ed è probabilmente la prima a realizzarla in modo completo in Italia

L'Università di Trieste, dopo la del 11 febbraio, ultimo scorso, della Regione Friuli-Venezia Giulia che inseriva il personale docente e tecnico amministrativo universitario in priorità, è, con molta probabilità, la prima in Italia ad avere organizzato una sessione di vaccinazione anti-covid a tutto il proprio personale docente, tecnico-amministrativo, agli assegnisti di ricerca, ai dottorandi, borsisti, specializzandi di area non medica e al personale a contratto, in modo da completare la stessa entro questo weekend. Tale possibilità di vaccinazione è offerta a tutti gli universitari di età inferiore ai 55 anni (cioè ai nati fino il 18.2.1966) e senza patologie causa di esclusione.

Nelle scorse settimane l' Universitaria Giuliano Isontina in collaborazione con UniTS ha vaccinato gli studenti di tutti gli anni dei di studio di area medico-odontoiatrica e sanitaria vaccinabili (più di 1.800) così come la totalità dei medici specializzandi di area medica e odontoiatrica (circa 600). Anche in questo caso l'Università giuliana è ai primi posti in Italia.

La prima dose al personale sarà somministrata presso l'Ospedale di Cattinara giovedì 18 febbraio e venerdì 19 grazie alla disponibilità dei medici in formazione specialistica del Dipartimento di mediche dell'Università di Trieste. Si sono prenotati in 971, circa il 60% degli aventi diritto (ma superiamo il 70% se escludiamo i soggetti esclusi per motivi sanitari). Se consideriamo anche il personale di area medica, complessivamente il 75 percento del personale UNITS venerdì sera sarà vaccinato.

Ai 40 medici specializzandi che giovedì e venerdì presteranno servizio volontario durante le somministrazioni, vanno i più sentiti ringraziamenti dell'Ateneo.

L'Università di Trieste si è anche messa a disposizione per supportare nella vaccinazione dei primi 219 casi di vaccinazione dei dipendenti della .

Non appena ci sarà il via libera delle autorità competenti siamo già pronti ad estendere la campagna di vaccinazione anche alla fascia di età 55-64 anni, per ora esclusa. Il vaccino, come noto, non è obbligatorio, ma è sicuramente consigliato per salvaguardare la propria salute, quella dei propri cari, la sicurezza sul posto di lavoro e per ridurre la circolazione del virus e per proteggere coloro che non hanno la fortuna di poter essere vaccinati in tempi brevi.

Tra 12 settimane saranno eseguite le seconde dosi di vaccinazione e verrà, inoltre, organizzata una nuova sessione per coloro che in questa prima fase non erano presenti a Trieste o impossibilitati per altri motivi di esclusione.

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