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Festival dell’acqua, programma di venerdì 17 maggio

Il Festival dell’Acqua (che coinvolge partner su tutto il territorio regionale) ha inteso e intende proporre un programma articolato, che spazia tra molti linguaggi per proporre una chiave divulgativa in grado di raggiungere, nella pluralità dei registri, un pubblico ampio e trasversale. Talk scientifici e performance teatrali, percorsi di ricerca e concerti, laboratori ed eventi espositivi, escursioni alla scoperta del territorio e incontri letterari, molte ricerche e laboratori elaborati sin da febbraio con i ragazzi delle scuole: queste le iniziative che hanno caratterizzato la prima edizione e torneranno ad animare il Festival nel 2024, all’insegna della contaminazione tra scienza, arte e creatività.

Festival dell'Acqua Staranzano - Porto a Porto - Marina Senesi ph © Anna R. Biserni

Festival dell’Acqua Staranzano – Porto a Porto – Marina Senesi ph © Anna R. Biserni

Attendiamo, tra gli ospiti del 2024: “La fabbrica del mondo” (già anche format RAI) che sarà a Staranzano sabato 18 con Marco Paolini che condurrà un talk insieme alla climatologa Elisa Palazzi. Anche Francesca Mannocchi (attesa anche lei il 18 maggio) – giornalista e documentarista – rifletterà al Festival sulla geopolitica dell’acqua e i diritti negati: è tra l’altro autrice del reportage del Bangladesh, divorato dall’acqua pochi anni fa.
Il prof. Giulio Boccaletti, ospite giovedì 16, Direttore Scientifico del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici; la direzione scientifica nazionale di Legambiente con Stefania Di Vito; Massimo Cirri che domenica 19 maggio illustrerà numeri e impatto di “Mi illumino di meno”. Marina Senesi porterà venerdì 17 maggio al Festival il suo “Porto a porto”, con le musiche della Banda Osiris: un viaggio lungo le coste dell’Italia, che racconta di bellezza e malcostume.
Chiusura simbolica e d’impatto del Festival, domenica in serata, è con lo spettacolo “L’altro mondo – piccole storie di cambiamento”, un format di teatro a pedali a impatto zero, la cui energia è prodotta dagli stessi spettatori in sella a delle speciali biciclette.
Diverse le attività espositive, tra cui una mostra dedicata alle microplastiche (Enzo Suma) e al loro ritrovamento; ospite nel piazzale della Biblioteca anche la “Roulotteatro” di Samovar, che presenterà a sette/otto spettatori alla volta una magica storia sull’acqua tra clowneria, poesia e affascinanti marchingegni.
www.acquafestival.it


GLI APPUNTAMENTI DI VENERDI

Ore 15.00, Sala Delbianco
La fattoria de Dottori degli Alberoni sulla Quarantia
Storia e trasformazione di un insediamento rurale
Incontro con Isabella Braida, Monica Sclaunich, Haseena Barbana, Maja Valencic e gli studenti dell’ISIS BEM di Staranzano e della STŠ – Scuola superiore tecnica di Koper
A cura di School of Peace FVG
Un originale percorso di ricerca, e un’interessante proposta progettuale, dedicati al sito degli Alberoni, luogo di grande interesse storico e naturalistico. Gli studenti di Staranzano e di Koper hanno esplorato il paesaggio e la storia socio-economica del territorio che circonda la foce dell’Isonzo: le case coloniche sulle terre bonificate, i passaggi di genti, culture e lingue che si rivela nella toponomastica, nei dialetti e nelle abitudini culinarie di un luogo tutto da riscoprire.

Ore 16.30, Sala Delbianco
A/traversar l’acqua
L’Isonzo fra confine e collegamento
in età contemporanea
Incontro con Sergio Zilli, geografo (Università di Trieste), Giorgio Brandolin ed Edino Valcovich (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Gorizia)
Conduce Roberto Covaz
In collaborazione con il Consorzio Culturale del Monfalconese
La mostra a cura di Sergio Zilli A/traversar l’acqua, allestita nella Sala Delbianco, è il punto di partenza di una narrazione, straordinariamente suggestiva, dedicata ai 22 ponti che attraversano l’Isonzo e di una riflessione, attualissima, sulla valenza simbolica dei ponti: collegamento tra le parti, motore dei rapporti economici e sociali, unione. I ponti sull’Isonzo, in particolare, realizzati e ricostruiti in un lungo arco temporale, rappresentano i segni, tangibili, della storia di un territorio. A partire dall’affascinante Ponte di Kanal, a metà del corso della Soča, che perfino Hemingway cita in Addio alle armi.

Ore 18.00, Sala Delbianco
Acqua: un impegno civile
Incontro con Giulio Boccaletti, Direttore Scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici
Introduce Stefano Minin (Coop Alleanza 3.0), conduce Elisabetta Tola (giornalista scientifica, Radio3 Scienza)
Ricercatore onorario alla Smith School di Oxford e Direttore Scientifico del CMCC, Giulio Boccaletti si è occupato di sicurezza idrica con governi e istituzioni internazionali. Nell’ambito di The Nature Conservancy, la più grande organizzazione ambientale al mondo, ha supervisionato i programmi idrici di oltre 40 paesi. Fra le sue pubblicazioni Acqua. Una biografia (2021, selezionato fra i migliori libri dell’anno da “The Economist”) e Siccità.
A lui il compito di ricordarci quanto l’acqua “importa”, come dimostrano la siccità e le alluvioni degli ultimi anni. Il problema dell’acqua, bene comune, è fondativo della comunità nazionale: sfida la proprietà privata e richiede un contratto sociale che regoli il conflitto tra le aspirazioni dei singoli e le esigenze della comunità.

Ore 19.30, Sala Delbianco
New Plastics Economy
Incontro con Matteo Vinci (OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale), Enzo Suma, guida naturalistica e fondatore del progetto Archeoplastica, Giuliano Sponton, Direttore Generale di ISA Isontina Ambiente
Il Festival affronta il tema della sfida globale alla presenza invasiva della plastica con Matteo Vinci, ricercatore dell’OGS attivo nel monitoraggio dell’inquinamento da plastica del mare; Enzo Suma, fondatore di Archeoplastica, museo dei rifiuti spiaggiati, che ha l’obiettivo di promuovere un uso più consapevole della plastica; Giuliano Sponton, Direttore di ISA, che illustrerà il processo di recupero dei rifiuti riciclabili.
Una conversazione a tre voci per ricordarci che ogni nostro sforzo contribuisce a ridurre l’immissione di plastica nei sistemi naturali.

Ore 21.00, Palazzo Municipale
Inaugurazione della mostra Risorgiva – Ecosistemi in estinzione
Laboratori artscience al biotopo Schiavetti
Un progetto realizzato con gli studenti dell’ISIS BEM di Staranzano, in collaborazione con Liminal Research ETS
Intervengono Francesco Scarel, curatore del progetto ed Elisabetta Tola (giornalista scientifica, Radio3 Scienza)
A seguire DJSet a cura di Dobialab
Non un taglio del nastro ma una vera e propria festa per inaugurare Risorgiva – Ecosistemi in estinzione, la mostra multimediale che restituisce i risultati del percorso di ricerca realizzato dagli studenti dell’ISIS BEM al biotopo Schiavetti.
Con la xMobil dell’Xcenter di Nova Gorica (laboratorio mobile a energia solare), il DJSet di Dobialab, i suoni spazializzati del DodekaOTTO nella Sala del Consiglio Comunale, le videoproiezioni negli spazi del Palazzo Municipale e altro ancora…
Il biotopo, luogo naturale a rischio di estinzione, si espande nello spazio dell’istituzione per ricordare a tutti, cittadini di oggi e di domani, che la biodiversità va protetta. E va fatto ora!

EVENTI ESPOSITIVI
Dal 16 al 19 maggio
Ore 10.00-13.00 – 15.00-19.00

Sala Peres, Palazzo Municipale
Archeoplastica – Il museo degli antichi rifiuti spiaggiati
Visita guidata a cura dell’Area Marina Protetta di Miramare
il 17-18-19 maggio, ore 16.00
Prenotazione obbligatoria su acquafestival.it
L’obiettivo del progetto Archeoplastica, museo virtuale e non, è sensibilizzare sul problema dell’inquinamento da plastica e promuoverne un uso più responsabile.
Una piccola voce del mare ci ricorda che la plastica è immortale, che gran parte dei rifiuti finiti in mare, dall’inizio dell’era della plastica, si trova ancora lì. Le spiagge ci ricordano, risputando alcuni reperti, che dobbiamo fare il possibile per cambiare, eliminando soprattutto la plastica monouso.
In mostra 30 reperti vecchi di decenni, cui si affianca una selezione proveniente dalle coste del Friuli Venezia Giulia, a cura dell’Area Marina Protetta di Miramare.

Sala Peres, Palazzo Municipale
Un fiume – Progetto “Paesaggio sottile”
Esperienza multimediale alla scoperta del fiume Isonzo
Di Andrea Colbacchini e Andrea Ciommiento
Produzione Quarantasettezeroquattro
Prosegue il progetto di 4704 dedicato all’Isonzo con l’anteprima del nuovo percorso di ricerca a cura di Andrea Colbacchini e Andrea Ciommiento.
Quante sono le narrazioni racchiuse in un corso d’acqua? L’installazione pone in dialogo video e oggetti narrativi nell’intento di rinnovare il nostro modo di osservare, seguendo il consiglio dello scrittore Gianni Celati: “anche l’immaginazione fa parte del paesaggio: lei ci mette in stato d’amore per qualcosa là fuori […] ineliminabile dea che guida ogni sguardo”.

Palazzo Municipale
Risorgiva – Ecosistemi in estinzione
Laboratori artscience al biotopo Schiavetti
Un progetto di Francesco Scarel realizzato con gli studenti dell’ISIS BEM di Staranzano
In collaborazione con Liminal Research ETS
La mostra Risorgiva è un suggestivo progetto artscience che raccoglie i risultati dei diversi laboratori di ricerca realizzati insieme agli studenti dell’ISIS BEM al biotopo Schiavetti, area umida dalla preziosa biodiversità fra Staranzano e Monfalcone.
Un racconto fatto di immagini, suoni e installazioni artistiche che restituisce in modo efficace la fragilità di luoghi come questo, in via di estinzione.
Alcuni di questi elementi saranno inseriti in una capsula del tempo, un cilindro di acciaio a chiusura ermetica destinato a essere aperto in futuro, per riscoprire un luogo del passato che rischia di scomparire nel tempo.

Sala Delbianco
A/traversar l’acqua – L’Isonzo fra confine e collegamento in età contemporanea
A cura di Sergio Zilli
In collaborazione con il Consorzio Culturale del Monfalconese
L’Isonzo costituisce un ostacolo nell’attraversamento delle terre che bagna
fino all’Ottocento, quando ha inizio l’introduzione dei ponti, che sarà massima nel corso della Prima Guerra Mondiale. La mostra vuole suggerire l’evoluzione nel lungo periodo dei rapporti interni al territorio in relazione al superamento del fiume.

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