Tuffi vietati e pericolosi al porticciolo Cedas di Barcola, presentata una mozione in Terza Circoscrizione – riportiamo la nota della Lista Dipiazza per Trieste:
“Vista la situazione, che si protrae da tempo e tenuto conto di quanto passato alla cronaca anche negli ultimi giorni, abbiamo voluto portare all'attenzione dell'amministrazione la specifica problematica e che vengano valutate le soluzioni proposte – così Adriano Toffoli consigliere circoscrizionale della Lista Dipiazza e primo firmatario della mozione depositata in Terza Circoscrizione sulla questione Cedas di Barcola. Bene ha fatto il nostro consigliere a mettere in evidenza soprattutto le problematiche legate alla sicurezza, senza dimenticare le esigenze di chi ha in gestione la struttura che quelle dei bagnati, per questo abbiamo voluto fare un sopralluogo ed ascoltare, oltre ai cittadini, anche i responsabili del “Gruppo Pesca Sportiva Cedas” che ha la concessione del sito – sottolinea Giorgio Cecco coordinatore dei consiglieri circoscrizionali per la civica. Constatato il divieto di balneazione e l'usanza da parte di molti cittadini, per non conoscenza o per consuetudine, di contravvenire a tale divieto, con tuffi dal molo e dalle barche ormeggiate, cosa che mette a rischio la sicurezza sia degli stessi, che nel movimento delle imbarcazioni, abbiamo voluto attenzionare il problema e proporre delle soluzioni – evidenzia Toffoli. Oltre ad un tavolo di confronto tra gli enti interessati e competenti, valutare la possibilità di creare un corridoio a mare ben visibile con boe collegate da cime e gavitelli perpendicolarmente al molo piccolo, lasciando così l'utilizzo alla cittadinanza della scaletta presente sulla scogliera, consentendo la balneazione oltre quell'area, altresì autorizzare il concessionario alla posa di cancelli d'accesso ai moli e incrementare il numero dei cartelli esplicativi. Inoltre valutare la possibilità di mettere in acqua, nelle limitrofe aree destinate alla balneazione di una o più zattere, per consentire i tuffi e del sano divertimento nel nostro mare – conclude Toffoli”
