Nel golfo di trieste la popolazione di marangone dal ciuffo è crollata del 44,7% in 13 anni: ne parla il nuovo articolo scientifico a firma di
Davide Scridel e altri (tra cui diversi ricercatori dell'AMP), sottolineando la necessità di indagare sulle cause
Stato di conservazione del marangone dal ciuffo mediterraneo Gulosus aristotelis desmarestii nel Mare Adriatico durante il periodo non riproduttivo: popolazione di riferimento, tendenze, minacce e lacune di conoscenza
Davide Scridel , Paolo Utmar , Urška Koce , Jelena Kralj , Nicola Baccetti , Silvano Candotto , Saul Ciriaco , Matteo De Luca , Mina Pascucci , Alessandro Sartori , Roberto Tinarelli , Stefano Sava , Glauco Vicario , Maurizio Spoto
Il Marangone dal Marangone Gulosus aristotelis desmarestiiè un uccello marino prioritario per la conservazione, endemico del Mediterraneo e del Mar nero, considerato una preziosa sentinella della salute dell'ecosistema marino. Tuttavia, la conoscenza delle dimensioni e delle dinamiche della sua popolazione nel Mare Adriatico è limitata. Qui la maggior parte della popolazione nidifica in Croazia, con un'alta percentuale di uccelli che migrano verso nord verso il Golfo di Trieste e la Laguna di Venezia durante il periodo non riproduttivo.
Per colmare questa lacuna di conoscenze, nel 2020 e nel 2021 è stato intrapreso un primo censimento coordinato nella regione adriatica (italia, Slovenia e Croazia), che comprende il 20-33% della popolazione totale delle sottospecie mediterranee non riproduttive. Nel 2020 sono stati censiti complessivamente 4.993 uccelli mentre nel 2021 il conteggio è stato di 4.871. L'Italia ha ospitato il maggior numero di uccelli (x̄ = 3.040), seguita da Croazia (x̄ = 951) e Slovenia (x̄ = 941), con la maggior parte degli uccelli (C.69%) appollaiati negli allevamenti di mitili.
Per comprendere appieno le dinamiche delle popolazioni non riproduttive, abbiamo condotto una stima del trend demografico in 13 anni (2010-2022) nel Golfo di Trieste. Durante questo periodo la popolazione è fortemente diminuita (–44,7%) per ragioni ancora da identificare. Nel 2012-2014, nelle colonie riproduttive croate, l'oscillazione della popolazione ha coinciso con un inverno e una primavera eccezionalmente piovosi.
È possibile che i cambiamenti nella strategia migratoria, come nuove rotte migratorie, da parte di questo migrante parziale possano aver parzialmente compensato il declino degli uccelli nel Golfo di Trieste, poiché la popolazione della Laguna di Venezia è aumentata durante lo stesso periodo. Nel complesso, la popolazione adriatica sembra essere in declino e tuttavia soggetta a cambiamenti dinamici nella sua distribuzione non riproduttiva.
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