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Barcolana Sea Summit, Il ruolo strategico dei porti e le politiche per la sostenibilità dei paesi InCE

GREEN PORT, GREEN CITIES
Il ruolo strategico dei porti e le politiche per la dei paesi InCE

Trieste – Il ruolo strategico dei porti nella trasformazione “green” delle città; la decarbonizzazione del trasporto marittimo e l'integrazione con il trasporto a terra. A sostegno, le ingenti risorse messe a disposizione nel Pnrr e la pianificazione, italiana e intergovernativa nell'area adriatica, per la tutela dei bacini idrici, fiumi e mari.

Si è parlato di questi ieri nella terza e ultima giornata del Barcolana Sea Summit, l'appuntamento che per la prima volta ha unito aziende, istituzioni, centri di ricerca, università e autorità portuali per una discussione aperta sullo stato di salute dei mari e degli ecosistemi acquatici, nell'ottica della loro evoluzione e trasformazione in chiave sostenibile.

Inaugura la giornata Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a ricordare che nel Pnrr sono stati stanziati ben 4,2 miliardi di euro a supporto della transizione dei sistemi portuali e del trasporto marittimo: una cifra considerevole per la trasformazione delle nostre infrastrutture in chiave green. “Il trasporto marittimo è uno dei settori a cui è richiesto il maggior sforzo di cambiamento: dobbiamo considerare i porti come parte integrante delle città”, commenta il ministro in video. “Dobbiamo favorire il refitting delle navi, ul'so di combustibili meno inquinamenti e la ricerca di soluzioni più avanzate per l'idrogeno, per ridurre le emissioni del settore marittimo e arrivare alla decarbonizzazione entro il 2050. Bisogna connettere i porti con le vie di comunicazione in un'ottica di transizione ecologica. Il delle ferrovie italiano è il più sistemico della UE. Con Il Pnrr si connetteranno undici porti: questa è l'occasione per ripensare l'intermodalità, la logistica e capire il futuro dei nostri porti”.

Gabriele Galateri di Genola, Presidente Assicurazioni Generali, ricorda che l'UE può svolgere un ruolo chiave di game changer nella transizione in corso: “viviamo in un momento per la crescita e lo sviluppo. Siamo un esempio che possiamo esportare nel mondo, e il mare è uno degli ambiti per noi più strategico”.

E poi le istituzioni: Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste, auspica un rapido adeguamento delle normative ad adeguarsi per trasformare davvero i porti in porti sostenibili. L'On. Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per la Transizione Ecologica, ricorda come l'economia marittima sia fondamentale per valorizzare tutti gli asset dell'Italia, un paese che è considerato la banchina portuale di Europa. “Dobbiamo accelerare lo sviluppo delle attività portuali (dragaggi, bonifiche, ristrutturazione dei moli) nel rispetto della sostenibilità. Il MiTe ha avviato il progetto Green ports che interverrà a largo spettro sui porti con 270 milioni di euro per finanziare l'efficientemento degli edifici portuali, i sistemi di illuminazione, l'utilizzo dei trasporti elettrici, l'intervento per le infrastrutture energetiche e portuali, l'ottimizzazione delle infrastrutture per l'elettricità. “Questo porterà a una riduzione delle emissioni in banchina, e rilancerà per efficienza e qualità tutto il settore. Bisogna investire nel futuro e nella ricerca delle nuove tecnologie per lo sviluppo sostenibile” commenta l'Onorevole. Laura D'Aprile, Capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi, sottolinea che “l'economia circolare può aiutarci nella transizione ecologica, rimpiazzando catene primarie di valore che in questo momento mancano”.

Emerge l'esigenza di un approccio olistico nel delineare un nuovo rapporto tra i porti e le città, con la necessità di programmare un insieme di interventi da effettuare in maniera congiunta per riqualificare e ottimizzare i porti come strutture, come infrastrutture e con tutte le attività a essi collegate. Come rimarca Zeno D'Agostino, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, dobbiamo considerare lo spazio marittimo internazionale tra Italia, Slovenia e anche in tema di risorse energetiche che il mare ci può dare. “L' non è soltanto uno strumento funzionale all'attività portuale, ma può diventare un nuovo business in una visione di porto “allargato” che dalle banchine va offshore, verso il mare. Ad esempio, possiamo pensare di utilizzare energia fotovoltaica ed eolica offshore”. Per farlo, sono necessari investimenti per l'elettrificazione delle banchine e l'automazione attraverso la digitalizzazione.

L'innovazione tecnologica è elemento determinante nello sviluppo di tecnologie per la transizione energetica. Unicredit presenta al Sea Summit tre “start up del mare” parte della piattaforma Unicredit Start Lab che: DiportoChain, per la tutela e la valorizzazione dei natanti attraverso la blockchain, Test 1 per la tutela dagli sversamenti di idrocarburi, e Windcity, che sfrutta l'energia del vento attraverso turbine idrocinetiche.

Nel pomeriggio, il primo meeting a porte aperte dei minsitri InCE – Iniziativa Centro Europea dal titolo Water without Borders: 17 paesi membri dell'Europa centrale e sud-est uniti per creare opportunità di sviluppo condiviso con un approccio multilaterale e multistakeholder. Il meeting, moderato da Raimondo Orsini, Direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha visto i ministri InCE raccontare le proprie best practices in tema di sistemi acquatici. Perché, come sottolinea Ratko Mitrović, Ministro dell'Ecologia, Pianificazione e Urbanistica del Montenegro, “l'ambiente non ha confini geografici o politici: è piuttosto ciò che ci connette e che era un legame tra noi. Tutelare l'ambiente e conservare la biodiversità, quindi, sono nostre responsabilità per il futuro”. “L'acqua è l'elemento che unisce i nostri paesi: un capitale unico ma fragile, che necessita della nostra massima attenzione. Lo sviluppo economico delle nostre aree è senza un'appropriata azione di tutela e protezione ambientale delle nostre aree. Le acque non hanno confini per definizione”, commenta Roberto Antonione, Segretario Generale InCe.

Premiati anche due studenti degli istituti di istruzione superiore “Enrico Mattei” di Latisana, Lignano Sabbiadoro e del Liceo Classico e Linguistico Petrarca di Trieste, per due progetti legati alla sostenibilità del mare. Rispettivamente, uno relativo al monitoraggio dello stato ambientale dell'ecosistema marino e lagunare mediante l'utilizzo di droni (Latisana), l'altro relativo al riconoscimento della funzione storica degli stagni carsici (Trieste).

Barcolana Sea Summit

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