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Grande chiusura della stagione sinfonica del Verdi con un raro Viozzi

Grande chiusura della fortunata stagione sinfonica del Verdi il 22/12 con un raro Viozzi per il Centenario della Coscienza di Zeno, Calesso sul podio e Gon al pianoforte

Viozzi - Calesso - foto F. Parenzan

Calesso – foto F. Parenzan

STAGIONE SINFONICA 2023 DEL TEATRO G. VERDI DI TRIESTE
Dal 9 settembre al 22 dicembre 2023

Venerdì 22 dicembre 2023 ore 19.30
8° CONCERTO
Concerto per il Centenario de “La Coscienza di Zeno”
Direttore ENRICO CALESSO
Pianoforte MASSIMO GON

Giulio Viozzi
Musica per Italo Svevo per orchestra sinfonica
Robert Schumann
Concerto in la min. op. 54 per pianoforte e orchestra
Gustav Mahler
Prima Sinfonia in re maggiore Titan

Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

L'iniziativa rientra nel programma per le celebrazioni del Centenario de La Coscienza di Zeno curato da di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Teatro Stabile FVG Il Rossetti, Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Con il Concerto per il Centenario de “La Coscienza di Zeno” si chiude la stagione sinfonica 2023 del Teatro Verdi di Trieste, serata impreziosita dalla presenza sul podio del nuovo Direttore Musicale Stabile Enrico Calesso e dal rarissimo Musica per Italo Svevo di Giulio Viozzi, seguito dal concerto di Schumann con il pianoforte del maestro giuliano Massimo Gon e chiusa dall'oceanica sinfonia di Mahler Titan

La stagione sinfonica del Teatro Verdi, anno dopo anno, si conferma il vero gioiello della vita musicale triestina, grazie alla crescente dell'orchestra, forse la più vocata al grande sinfonismo fra le fondazioni liriche italiane, e grazie anche a programmi poco frequentati che escono dalla logica della routine per proporre al proprio pubblico pagine ingiustamente dimenticate.

Pienamente in linea con questa nuova ed efficace strategia, premiata da una lunga serie di sold out in autunno, il concerto dedicato al Centenario de La Coscienza di Zeno si aprirà con musica rarissima, che probabilmente non è mai entrata in tante sale da concerto del nostro paese: Musica per Italo Svevo di Viozzi nasce nel 1962, dopo che il suo Ditirambo diretto in Scala nel '55 da Lorin Maazel aveva dato luce a questo brillante compositore, pianista, didatta, direttore d'orchestra e critico musicale, fino a quel momento rimasto attivo per lo più tra Venezia e Trieste. La composizione, coeva di brani come Musica dei Ginepri, appartiene al periodo ancora descrittivo dell'autore; quindi, mantiene oggi quell'appeal che ha il Novecento nei suoi momenti non duramente sperimentali e di certo sarà un'importante riscoperta per il pubblico del Verdi nonché un momento di riflessione sulla propria storia culturale e musicale, in linea con lo spirito delle celebrazioni cittadine.

Il programma continua poi con il concerto in la minore op. 54 per pianoforte e orchestra di Schumann come in un viaggio à rebours nelle radici mitteleuropee della Trieste di Viozzi, ma anche nella Trieste dello stimato solista giuliano Massimo Gon, protagonista del momento centrale dell'impaginato; quindi gran chiusa con la sinfonia Titan di Mahler, opera di storia travagliata, composta e rimaneggiata in un periodo di ben sei anni, variamente contaminata nella forma e nei contenuti musicali, vero banco di prova per la nostra orchestra e per il nuovo direttore musicale stabile Enrico Calesso, trevigiano d'origine ma con una lunga carriera in Germania ed Austria, quindi una grande e sicura dimestichezza con orchestre e teatri che condividono con la realtà triestina milieu, anima e vocazione.

Commenta così il Direttore Artistico Paolo Rodda: “Il pubblico della nostra stagione sinfonica ci ha più volte dimostrato quanto ami essere sfidato da programmi intriganti ed inconsueti, questo dato ci incoraggia a proseguire con curiosità e creatività per divenire davvero una stagione imperdibile. Ma la prima fonte di coraggio è la curiosità intellettuale e la grande qualità della nostra orchestra, che accetta ogni sfida con competenza, grande serietà e il cui valore aumenta di giorno in giorno per chi ha orecchie ben aperte e sensibilità musicale”

Il Sovrintendente Giuliano Polo chiude così le proprie riflessioni sulla stagione sinfonica 2023: “Sono stati mesi complicati per tutte le fondazioni italiane, ma ora finalmente possiamo guardare con rinnovato ottimismo al futuro e ci sono tutti i presupposti per godere di una stagione lirica diversa, incuriosente, profondamente triestina nell'anima e nei contenuti. Questo concerto fa parte del nuovo spirito e il nostro nuovo Direttore Musicale Stabile è di certo un nuovo, importante ambasciatore del nostro teatro, della nostra cultura, della nostra unicità nel mondo tedesco a noi così fisicamente e storicamente vicino.”

Il Direttore Musicale Enrico Calesso aggiunge: “Sono molto felice di dirigere il concerto di chiusura della stagione sinfonica dell'Orchestra del Teatro Verdi e di farlo nell'ambito delle celebrazioni per il centenario de La coscienza di Zeno. L'opera di Italo Svevo, e soprattutto questo suo grande romanzo, sono espressione eminente del grande spirito mitteleuropeo di cui è testimone la città di Trieste. A lui è dedicata la composizione di Giulio Viozzi con cui apriremo il concerto; seguiranno il Concerto per pianoforte e orchestra di Robert Schumann, poderosa di quel grande tormento romantico che aprirà la modernità, e la Prima Sinfonia di Gustav Mahler, contrappunto straordinario di quel disagio fin de siècle ancora pienamente testimoniato dal grande autore triestino.”​


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