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Bruno Chersicla: ignorato e dimenticato dalla sua Trieste

Bruno Chersicla

di Maria Luisa Runti

Il 2 maggio 2014 scrissi qui, su “informaTrieste”:

“Il 3 maggio 2013 ci ha lasciato uno dei maggiori Artisti nel panorama dell'Arte a livello mondiale: BRUNO CHERSICLA. Pittore, scultore, scenografo e jazzista. Personali a Chicago, Miami, Lubiana, Toronto, Atlanta, Losanna, in molte città europee ed italiane nonchè nella sua Trieste dove nacque e con cui, pur vivendo in Brianza, mantenne sempre uno stretto contatto affettivo. Ed è proprio a Trieste che, nel 2001, vinse il Guiness dei primati per il dipinto più grande del mondo, realizzato nella Piazza dell'Unità d'Italia. Ricordo le nostre vivaci discussioni sull'Arte e sulla politica, sulla sua Trieste tanto amata e mai scordata, alla con cui vi tornava rifugiandosi nella casetta della sua Mamma. Un “eremo” di pace, serenità e lavoro. Molti dei suoi progetti nacquero là, fra centinaia di libri, fotografie ed i suoi amati strumenti musicali che ho avuto la gioia di ascoltarlo suonare. Era un'isola felice nel mondo e pur al di fuori dal mondo. E' stato un grande, vero UOMO, un Artista geniale ed innovativo, sempre alla ricerca di trasmettere il bello di ciò che conta ed in parte esiste ancora. Si è battuto per l'Arte, le Persone e gli Animali. Un Grande perché semplice, diretto, umano. Uno scrutatore di menti e di anime. Un mitteleuropeo che si è formato con la frequentazione di grandi Artisti, personali predilezioni ed intuizioni fantastiche. Ha lasciato un vuoto enorme ma la sua eredità è ricchissima e preziosa. Indimenticabile Amico carissimo, affido ad alcune tue immagini il compito di ricordarti a tutti coloro che ti hanno stimato, apprezzato ed amato ma anche a coloro che non hanno avuto la fortuna e la gioia di conoscerti.”

Bruno Chersicla - scultura con gatto

Bruno Chersicla – scultura con gatto

Bruno Chersicla con chitarra - ricordo

Bruno Chersicla con chitarra – ricordo

Non mi risulta che altri lo abbiano ricordato. Palese l'amarezza di Furio Princivalli, titolare della Casa d'aste Stadion, che aveva proposto una mostra quasi a costo zero al Comune di Trieste. La è stata il silenzio. Gallerie italiane ed europee si sono mosse e si muovono per omaggiare e ricordare il Maestro. Una commemorazione fatta con collezioni private ha avuto luogo alla “Gallery” di Houston dove Chersicla aveva esposto già negli anni ‘90. La Galleria Ghiggini 1822 di Varese gli sta dedicando una grande mostra antologica: “Memoria, forma e colore. Un'esposizione di tra ritratti, figure allegoriche, forme geometriche, animali e strumenti, realizzate in legno okoume' dipinto.” La Pro Loco di Turriaco lo ricorda con 33 disegni ed acquerelli (2007) in cui Chersicla racconta tappa dopo tappa il lungo viaggio intrapreso in treno da Mosca a Vladivostok, alla luce del suo vissuto e che, ad ottobre, verranno esposti alla insigne Galleria Bolzani di Milano. Il 22 novembre, a cura del Comune di Parma, verranno esposte una trentina di sculture in una chiesa sconsacrata, dove si terrà pure un concerto jazz con Gino Marcelli (grande pianista di fama mondiale) e Gianni Satta alla tromba. Sapendo che Chersicla era anche jazzista il Comune gli ha reso questo ulteriore omaggio!

Trieste dimentica ed ignora ma vi sono persone che non capiscono nè accettano questo stato di cose. Melitta Botteghelli, la sua compagna di vita, con cui ho avuto uno scambio di pensieri che riporto pari pari:

A poco più di un anno dalla scomparsa di Bruno Chersicla nessuno, a Trieste, ha pensato di dedicargli una grande mostra retrospettiva. Come spiega questo disinteresse?

Non mi spiego! questa Amministrazione ha commemorato degnamente soltanto Missoni, grande amico di Bruno, in occasione della sua scomparsa. Il resto e' silenzio.

E' nota la sua disponibilità a mettere a disposizione le opere che le appartengono. Che cosa si aspetta?

Mi aspetto che il Comune di Trieste si muova come si e' mosso il Comune di Parma o anche la Pro Loco di Turriaco. Cioè che si faccia vivo!

Quale location le sembrerebbe opportuna?

Qualunque sede e' migliore di questo silenzio assordante!


Paolo Cervi Kervischer (PCK), amico e grande estimatore di Chersicla, mi ha : “E' un grande Artista e va celebrato, è semplicemente doveroso. Il Salone degli Incanti sarebbe la sede appropriata”. Il musicista Mario Fragiacamo, legato a Bruno da lunga amicizia e da anni di lavoro in comune, dopo aver letto l'articolo sul quotidiano locale, mi ha scritto: “Rilevo che oltre Trieste, anche gli istriani in Italia non ricordano il loro Artista. Infatti il suo libro di disegni su Portole d'Istria, previsto nel cofanetto multimediale HISTRIA ED OLTRE, ancora attende il suo storico!” e si dice pronto a collaborare a qualsivoglia importante iniziativa possa commemorare Chersicla.
Bruno Chersicla e' finito nel dimenticatoio della sua citta', come molti altri grandi triestini del passato (il musicista Doriano Saracino, il giornalista Giorgio Polacco, lo scenografo Sergio D'Osmo, solo per citarne alcuni…). Una mostra evento per ricordare un grande dell'Arte contemporanea sarebbe un valore aggiunto per Trieste ed incrementerebbe il turismo. Ben vengano anche le manifestazioni popolari ma la vera Arte è tutt'altra cosa ed a Trieste, a parte pochissime realtà, non se ne tiene conto.

MARIA LUISA RUNTI – 2014
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Il Museo Teatrale Carlo Schmidl di via Rossini a Trieste ha dedicato una mostra al grande artista nel periodo – ahimè nefasto – dell'inizio pandemia da covid-19, nel mese di marzo 2020. Si legge nell'avviso: la mostra «BRUNO CHERSICLA. TRIESTE TEATRO D'EUROPA», la cui inaugurazione non può aver luogo nella data prevista di giovedì 5 marzo in ottemperanza alle disposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.

Il mega graffito di Bruno Chersicla in piazza Unità, nell'anno 2000

Il mega graffito di Bruno Chersicla in piazza Unità, nell'anno 2000

Nel mese di marzo 2020 ricorre il ventennale del mega-graffito dedicato a Trieste e al mito di Europa in Piazza Unità d'Italia, realizzato da Bruno Chersicla con la partecipazione di 4.572 volontari ed entrato nel Guinnes dei primati come dipinto più grande del mondo. Realizzato con l'impiego di 4 tonnellate di colore, per un'estensione di oltre 10.000 metri quadrati, il graffito – straordinario per le dimensioni, l'invenzione e le modalità di realizzazione – è ispirato al Ratto d'Europa, qui identificata (e quindi idealmente unita) alla personificazione di Trieste, trasportata dal mitologico toro. Armata di lancia alabardata, essa esprime la sua vocazione economica in qualità di porta d'Oriente, quest'ultimo evocato dalla mezzaluna e dal sol levante, all'interno di una enorme cornice azzurra dal profilo orientale, costellata dalle stelle simboliche dell'Europa Unita.

Promossa dal Comune di Trieste e realizzata dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, la mostra presenta opere di Chersicla di proprietà dei Civici Musei (oltre allo “Schmidl”, il Revoltella e lo Sveviano) e del Teatro Stabile del Venezia Giulia, assieme a quelle messe a disposizione dagli eredi e da alcuni amici, per un omaggio che dedica particolare attenzione all'esperienza collettiva del mega-graffito, a vent'anni esatti dalla sua realizzazione, nonché al rapporto di Chersicla con la sua città natale sui binari del teatro e della musica.

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