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NEM, la società che rileverà i quotidiani Messaggero Veneto e Il Piccolo

Continua il dominio veneto sull'informazione a Trieste – Sarà il gruppo di Enrico Marchi a rilevare i quotidiani del gruppo Gedi (Il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia, La Tribuna di Treviso, Il Corriere delle Alpi), compresi Il Piccolo e il Messaggero Veneto. Nessun friulano fa parte della cordata, così come riporta Leopost

giornali Nem ex gruppo Gedi il Piccolo e il Messaggero Veneto

Si chiama Nord Est Multimedia (Nem) e ha forma di società a responsabilità limitata il veicolo che rileverà i quotidiani locali del gruppo Gedi basati in Veneto e Friuli Venezia Giulia. La società, costituita qualche settimana fa a Conegliano dove ha sede, è presieduta da Enrico Marchi, presidente di Banca Finint e di Save, lo scalo veneziano di Tessera. Marchi è stato il regista della cordata di imprenditori riuniti nel capitale di 500mila euro della newco, di cui Banca Finint è primo socio col 32,2% seguito col 29,03% dalla Fin.Steel dell'imprenditore siderurgico Alessandro Banzato, con tre quote paritarie del 9,68% cadauna in capo alla vicentina Gruppo Video Media (emanazione di Vicenza), alla Finaid dei fratelli Enrico e Tomaso Carraro (proprietari dell'omonimo gruppo di macchine agricole, già quotato) e alla Athena di Luigi Nalini co-proprietario della quotata Carel Industries. Soci di minoranza sono col 4,84% ciascuna la Prime Holding della famiglia Zanatta (proprietaria di Tecnica Group, attiva nel settore delle attrezzature sportive) e la Sit Technologies di Federico De Stefani. Nel consiglio d'amministrazione di Nem presieduto da Marchi siedono Enrico Carraro, il commercialista Alessandro Terrin, Valerio Nalini (figlio di Luigi), Laura Dalla Vecchia (amministratrice di Gruppo Video Media), Francesco Semino (per conto di Banzato) e Paolo Possamai, già direttore dei quotidiani locali di Gedi oggetto di vendita e da marzo del 2022 consulente strategico per la comunicazione e i rapporti istituzionali del gruppo di Marchi. In quanto alle vendite, i rilievi del mese di aprile sono in lieve controtendenza, almeno per Messaggero Veneto e Il Piccolo, rispetto all'andamento generale. I dati restano drammatici per il quotidiano diretto da Paolo Mosanghini con 23.745 copie giornaliere del cartaceo vendute contro le 23.338 di marzo. Se aggiunte le copie digitali la cifra si ferma a 28.153. Dati che rispecchiano la profonda crisi dell'informazione su carta stampata. Non va meglio a “Il Piccolo” che nel mese di aprile tocca le 10.445 copie quotidiane cartacee vendute per un totale di 14mila 191 compreso il digitale. Il Gazzettino perde copie mese dopo mese. Dalle 28.665 del mese di aprile è sceso a 28.321 del mese di aprile. Sommate al digitale la somma porta a 45.299. Profondo rosso anche per Il Mattino di Padova (aprile): 9.942; La Nuova di Venezia, 4.302 e la Tribuna di Treviso, 5.890.

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