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Influencer e creator: dall’organizzazione della postazione di lavoro alla gestione dell’attività

Le nuove generazioni si stanno letteralmente inventando lavori che fino a pochi anni fa sarebbero stati impossibili da immaginare. Tra questi vi sono quelli dell’influencer e del creator. Pertanto approfondiremo di seguito alcune informazioni utili per realizzare una perfetta postazione di lavoro adatta ad un influencer o ad un creatore di contenuti, con dei riferimenti per gestire la propria attività e ottimizzare il proprio business al meglio.

Influencer e creator: chi sono e cosa fanno

Partiamo da una definizione che ci permetta di capire meglio chi siano questi professionisti del mondo dei social e cosa facciano quotidianamente. Gli influencer sono persone che hanno la capacità di influenzare il pubblico che segue i propri profili attraverso la propria fama e autorevolezza che sono legate ad un determinato settore di interesse. Il caso più rinomato è quello dell’ascesa di Chiara Ferragni. Il creator, invece, si occupa di realizzare una vera e propria strategia di comunicazione, creando contenuti adatti ad essere diffusi sul web e sui social media. Da un articolo per un blog ad una storia per Instagram piuttosto che Facebook, tramite la condivisione di materiali multimediali. Sembrano lavori facili e alla portata di tutti, ma solo in pochi riescono ad avere un successo tale da poterne fare la propria professione. Il trucco, poi, non sta nell’avere migliaia o milioni di followers, ma nell’ottenere risultati che siano proporzionati al numero di seguaci, specialmente quando si muovono i primi passi.

La qualità viene sempre prima della quantità, anche perché è quest’ultima a trascinarsi dietro la prima e non il contrario. La differenza tra i due ruoli sta nel fatto che l’influencer è il protagonista di una strategia di comunicazione, tramite la propria immagine, autorevolezza e competenza. Il creator, che a volte può essere l’influencer stesso, lavora per di più dietro le quinte e può spaziare sia in ambiti di competenza che in piattaforme e siti sulle quali lavorare. Ovviamente, in entrambi i casi si può lavorare attraverso contratti da freelance, così da non essere legati ad una singola azienda ma a più realtà lavorative contemporaneamente, e da remoto, creando il proprio ambiente di lavoro ideale. L’importante è dotarsi di tutti gli attrezzi del mestiere e ricreare un ecosistema lavorativo conforme alle proprie esigenze.

Si parte da una scrivania ampia, magari regolabile in altezza, accompagnata da una sedia ergonomica che eviti problemi di cervicale e alla schiena. Il mouse dovrebbe essere ergonomico, alla pari della tastiera, in modo da poter porre entrambi gli avambracci sulla scrivania in posizione corretta. Nel caso di utilizzo del laptop, sarebbe opportuno o collegarlo ad uno schermo più grande o munirsi di sollevatore del medesimo, per avere il display alla giusta altezza senza curvarsi. Il PC dovrà essere munito di memoria abbastanza capiente e processore dalle alte performance, sia per trasmettere in streaming, che per elaborare contenuti multimediali. Inoltre, casse, cuffie, microfono per le dirette e la registrazione di contenuti completano il quadro. Se, poi, si lavora con le foto da smartphone, sarà ottima cosa munirsi di un cavalletto e di una lampada per la corretta illuminazione.

Come ottimizzare il proprio business

Per poter ottimizzare la propria attività e renderla il più possibile redditizia, è necessario innanzitutto tenere sotto traccia e gestire al meglio i costi e le spese che ne derivano. Per farlo è bene categorizzare le uscite tramite alcune applicazioni di gestione online o creandosi dei fogli di calcolo excel, per citare degli esempi, che consentano di riassumere tutte le proprie spese suddividendole per tipologia e mensilità. Le informazioni da inserire in tali fogli dovrebbero essere: mese, importo, fornitore, categoria e, se si hanno più conti bancari, il conto dal quale si è effettuata la spesa. Per farlo sono sufficienti alcuni minuti ogni giorno o ogni settimana. Inoltre, specialmente nel caso dei content creator e degli influencer freelance, avendo loro la possibilità di lavorare nella postazione che ritengono più idonea, le spese dell’attività sono da considerare variabili.

Per un creator che svolge la sua professione in una struttura adibita alla creazione di contenuti, ad esempio, è importante badare ai consumi energetici ad essa relativi. A tale riguardo, esistono delle offerte luce create ad hoc per partita iva a cui poter fare riferimento. In tal modo si potranno diminuire le uscite e ottimizzare i costi. Il risparmio, del resto, è uno dei segreti per aumentare i propri guadagni, ma ne esistono altri, applicabili per entrambe le figure professionali che dei social fanno il proprio campo d’azione. A partire dall’apertura di un account social aziendale, come quelli disponibili su Instagram. Questo consentirà al lavoratore di monitorare i numeri e i comportamenti dei propri follower, creando strategie comunicative ad hoc per aumentare il successo. La qualità delle immagini è un altro punto fondamentale: più le immagini sono di qualità, più aumenterà l’interazione dei seguaci col profilo.

Per attivare gli algoritmi e aumentare la visibilità, infine, è bene fare uso dei giusti hashtag, senza essere parsimoniosi né esagerando nel numero. Interagire con i propri followers, magari creando anche delle community e partnership con altri influencer, sono altre due vie da perseguire se si vuole puntare al successo sui maggiori social.

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