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FAI Giornate di Primavera, le aperture più interessanti in FVG (foto)

FAI Presenta la 31ª edizione

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA
Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi

sabato 25 e domenica 26 marzo 2023


Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l'apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti

«Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le Giornate FAI sono un'iniziativa che unisce l'Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo – ha il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento che si è svolta oggi al Ministero della cultura –
Grazie all'opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un'opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un'incontenibile voglia d'Italia che viene dall'. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e inutilizzate».

In occasione delle Giornate di Primavera sostieni il FAI con l'iscrizione a quota agevolata, con un contributo libero partecipando all'evento e, fino al 2 aprile, con l'invio di un al 45584


LE APERTURE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
Elenco delle aperture e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it

Trieste - Palazzo della Banca d'Italia - Archivio della Banca d'Italia

Trieste – della Banca d'Italia – Archivio della Banca d'Italia

Capriva del Friuli (GO) Villa Russiz - ph Fondazione Villa Russiz

Capriva del Friuli (GO) Villa Russiz – ph Fondazione Villa Russiz

Maniago (PN) - Antica Forgia Lenarduzzi - ph Christian Bazzo

Maniago (PN) – Antica Forgia Lenarduzzi – ph Christian Bazzo

Vajont (PN) - ph Giacomo Matarrese - FAI

Vajont (PN) – ph Giacomo Matarrese – FAI

Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l'Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa , ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all'impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l'occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un'occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti. Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all'attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d'arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi. «In questi 31 anni di esistenza – sostiene il Presidente del FAI, Marco Magnifico – le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano».

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