Continuano le repliche (aftershocks) del terremoto del 29 dicembre 2020 in Croazia. Fino a questo momento ne sono state registrate 4 di magnitudo pari o superiore a 4 e 18 di magnitudo pari o superiore a 3. La distribuzione degli epicentri non mostra ancora un chiaro allineamento tale da discriminare con certezza il piano di faglia che ha generato il forte terremoto del 29 dicembre. Secondo i calcoli del meccanismo focale, i due piani possibili sono orientati NE-SO e NO-SE e prossimi alla verticale. Il secondo piano (NO-SE) presenta una geometria molto simile a quella della faglia di Prestinja, e viene ritenuto quindi quello più probabile.
Le due figure mostrano i campi di spostamento attesi (verticale e orizzontale) in base ai due piani di faglia del meccanismo focale del terremoto, calcolato dall’U.S. Geological Survey. I due scenari sono simili, ma comunque permettono di definire l’area interessata dalle deformazioni permanenti; la disponibilità, nei prossimi giorni, di dati geodetici (GPS e/o InSAR) permetterà una più accurata definizione della geometria della faglia.
Elaborazioni del GeoSAR Lab, INGV.
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