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Viaggiare in Croazia e in Europa: tutto quello che è meglio sapere

confine Slovenia Croazia

Modalità operative del Consolato Generale, misure adottate dalle Autorità croate e modalità di rientro. Aggiornamenti sulle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria in Croazia.

Dal 1 luglio l’Italia amplia ulteriormente le possibilità di spostamenti da e per l’estero. Mentre la Croazia toglie le restrizioni ma è consigliata sempre la compilazione del modulo sul sito EnterCroatia per velocizzare i controlli ai valichi.

Queste sono le principali novità:

– continuano ad essere consentiti liberamente gli spostamenti da e per Stati membri dell’Unione Europea (oltre all’Italia, sono Stati membri della UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria), Stati parte dell’accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell’accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Chi entra da questi Paesi non dovrà più giustificare le ragioni del viaggio e non è sottoposto all’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni all’ingresso in Italia;

– dal 1 luglio sono consentiti liberamente anche gli spostamenti da e per l’Italia dei residenti nei seguenti Paesi: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay. In questi casi non è più necessario giustificare le ragioni del viaggio;

– da e per i Paesi diversi da quelli elencati sopra, i viaggi potranno essere effettuati – oltre che per lavoro, salute, assoluta necessità, rientro al domicilio, residenza o abitazione – anche per motivi di studio;

– i cittadini UE, gli stranieri residenti in un Paese UE e i loro familiari (coniugi, uniti civilmente, partner convivente di fatto, figli a carico di età inferiore a 21 anni, ascendenti a carico) possono liberamente entrare nel territorio italiano, senza necessità di giustificare le ragioni del viaggio.

Per gli ingressi in Italia da Paesi diversi da Paesi dell’Unione europea, Paesi parte dell’accordo di Schengen, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino o Stato della Città del Vaticano, resta l’obbligo di isolamento fiduciario, fatte salve alcune eccezioni.

Si segnalano alcuni aspetti del Decreto Cura Italia di particolare interesse per l’utenza:

– Proroga della validità dei documenti di identità e riconoscimento al 31 agosto 2020; è espressamente esclusa, tuttavia, la validità ai fini dell’espatrio (art. 104). Pertanto, tali documenti potranno essere utilizzati per autocertificazioni e per provare la propria identità, ma non per attraversare frontiere.

– Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza (art. 103). Ad esempio dal 23 febbraio al 15 aprile sono sospesi i termini di 30 giorni per il rilascio del passaporto (per chi ha presentato domanda il 3 febbraio il termine per il rilascio, o diniego, del passaporto scadrà non più il 3 marzo, ma il 25 aprile).

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