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Trieste, ultima serata al museo: il Sistema solare

Serata al museo – Il Sistema solare è dentro il museo: venerdì 25 agosto ultima serata all'Immaginario Scientifico di Trieste, con un intervento speciale sui pianeti del Sistema solare

Trieste Immaginario Scientifico sistema solare al museo

Immaginario Scientifico Trieste – PENDOLI (foto Simona Cerrato)

Trieste, 22 agosto 2023 – L'ultima serata all'Immaginario Scientifico di Trieste è venerdì 25 agosto: il museo sarà aperto fino alle 21.00, con un momento di approfondimento “al volo” alle 18.30 per fare un inedito viaggio nel Sistema solare.

Pianeti interni ed esterni, pianeti piccoli e giganti, caratteristiche fisiche e moti: saranno gli exhibit del museo ad aiutarci a comprendere e visualizzare in modo più chiaro e immediato le particolarità dei pianeti, evidenziando anche i loro aspetti più curiosi, dalla “faccia di Marte” alla Grande Macchia Rossa di Giove, fino all'unico pianeta su cui possa esistere l'acqua allo stato liquido, la Terra.

L'intervento rientra nel biglietto d'ingresso al museo, che venerdì 25 agosto sarà aperto fino alle 21.00. Non è necessaria la prenotazione.

Per l'occasione, all'esterno del museo ci sarà anche il truck del Gelato Vagabondo.


Leggi anche » Vortici d'acqua e isole di plastica all'Immaginario Scientifico


L'Immaginario Scientifico nasce da un'idea di Paolo Budinich, il fisico, padre del Sistema Scientifico , che, chiamato a raccontare la scienza in una mostra, decide di farlo attraverso le immagini. Così nel 1985 si costituisce un gruppo di lavoro che realizza l'Imaginaire Scientifique: l'innovativa mostra multimediale di immagini provenienti dal mondo della scienza viene inaugurata alla Villette di nel maggio 1986, nell'ambito di una rassegna intitolata “Trouver Trieste”.

Tradotta in italiano, da Parigi la mostra viaggia a Napoli (Futuro Remoto) e a Milano (Grande Fiera d'Aprile). Dal 1988 l'Immaginario Scientifico ritorna a Trieste, suo luogo d'origine, e diventa primo nucleo di museo scientifico interattivo in Italia.

Più che di un museo vero e proprio si tratta di un centro per la divulgazione scientifica rivolto perlopiù alle scuole che, assieme alle visite alla mostra, organizza incontri con il pubblico e corsi di aggiornamento per gli insegnanti. Con il nome di Laboratorio dell'Immaginario Scientifico e con sede nel Palazzo Congressi della Fiera di Trieste, il centro continua la sua attività di sperimentazione per una nuova didattica della scienza, ispirandosi all'Exploratorium di San Francisco, primo modello di un nuovo modo di concepire i musei della scienza.

Nel 1998 l'Immaginario Scientifico si trasferisce nella nuova sede di Grignano, ospite del Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP). Dal giugno 1999 diventa un vero science centre aperto a tutti: il suo obiettivo è mostrare al pubblico che ci si può divertire ed emozionare con la scienza.

Nel 2020 il museo si sposta nel Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste. Il nuovo Immaginario è caratterizzato da spazi museali multimediali, immersivi e coinvolgenti, che si inseriscono armoniosamente nell'edificio che li ospita: un luogo imponente e prestigioso, recentemente ristrutturato, con elementi architettonici, ambienti e atmosfere profondamente legati alla storia e alla cultura della città. Qui trovano spazio apparati interattivi da toccare con mano, per scoprire non solo i fenomeni naturali ma le applicazioni più innovative della scienza e le attività di ricerca degli enti del sistema scientifico di Trieste.

Il Science Centre Immaginario Scientifico ha due sedi in Friuli Venezia Giulia: a Trieste e a Pordenone.
La cooperativa che lo amministra ha mantenuto la denominazione Laboratorio dell'Immaginario Scientifico (LIS).

Il Science Centre Immaginario Scientifico è un museo della scienza interattivo e sperimentale che ha per scopo la promozione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. Il centro adotta originali tecniche espositive e innovative metodologie di animazione didattica che lo inseriscono nella tipologia dei cosiddetti “musei di nuova generazione” – ovvero i “science centre” di scuola anglosassone – che rivoluzionano le modalità tipiche di un museo tradizionale. Da luogo deputato alla conservazione ed esposizione di reperti e vecchi strumenti, il museo si trasforma in un luogo vivo dove il visitatore interagisce con gli oggetti presenti e con gli ambienti museali. a queste postazioni interattive chiamate exhibit hands-on (appunto perché non sono in mostra solo per essere osservati, ma anche e soprattutto per essere toccati e maneggiati) il visitatore scatena, attiva, manipola… confrontandosi così con alcuni fenomeni naturali che lo invitano a un gioco di scoperta e di ipotesi e gli offrono la possibilità di avvicinarsi e comprendere le leggi naturali e le interpretazioni scientifiche che sono state elaborate per farsene un'idea.

Nel tempo si sono aggiunti altri spazi attrezzati per ospitare attività di divulgazione scientifica realizzate secondo le più attuali tendenze: dimostrazioni, laboratori creativi, tinkering, corsi di tecnologia ecc.

Il Laboratorio dell'Immaginario Scientifico (LIS) è una società cooperativa senza scopo di lucro, costituita nel 1997, con finalità statutarie nel campo della diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

Oltre ad aver interamente progettato e allestito i propri centri (percorsi interattivi e ambienti museali), il LIS elabora e gestisce le attività istituzionali delle sedi museali, come le attività didattiche e ludo-didattiche, presentazioni, mostre ed eventi per il pubblico.
Inoltre, grazie all'esperienza maturata nel corso degli anni e al sempre maggiore livello di specializzazione del proprio personale, il LIS lavora anche nel campo della progettazione e dell'allestimento di eventi temporanei e sedi museali.

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