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A Trieste: Dalla luce di sincrotrone alla biologia dei tumori

 

luce sincrotrone TriesteCosa può fare la di sincrotrone per le diagnosi e perché è importante la ricerca di base sui tumori?
11 settembre 2018, ore 18
Piazza della libertà, 8 (all'interno della stazione ferroviaria), Trieste
Secondo i dati , nel 2015 il cancro ha causato 8,8 milioni di morti in tutto il mondo: a oggi è la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari. Quali sono le linee di ricerca più moderne e le tecnologie all'avanguardia per fronteggiare il cancro?
Renata Longo del dipartimento di fisica dell'Università di Trieste e INFN, sezione di Trieste, e Giannino Del Sal, professore ordinario di Biologia Applicata dell'Università di Trieste,illustreranno al pubblico il loro di ricerca sul cancro: dallo studio di una tecnica radiologica all'avanguardia che sfrutta la luce di sincrotrone fino all'impiego di farmaci come le statine per trattare i tumori.
L'incontro, che verrà moderato dalla giornalista scientifica Eleonora Degano si terrà presso lo spazio Trieste Città della Conoscenza in stazione ferroviaria  a Trieste.
La luce di sincrotrone, energia prodotta in acceleratori di particelle come l'anello di sincrotrone ELETTRA Trieste, può essere usata per test diagnostici innovativi. Longo e Del Sal la utilizzano per conoscere meglio il tumore alla mammella. Nella struttura situata a Basovizza, nel carso triestino, “c'è una linea di luce chiamata Syrmep, nata proprio per gli studi di fisica medica da una collaborazione tra l'Università di Trieste ed Elettra”, spiega Longo. “Negli anni scorsi, presso questa linea di luce, abbiamo fatto un primo studio di mammografia su una settantina di pazienti. Ci siamo serviti di un sistema sviluppato ad hoc e i risultati sono stati molto buoni”.

“Possiamo immaginare un sincrotrone come una grande sorgente di radiazioni, una sorta di grande lampadina. Ma queste radiazioni hanno proprietà particolari e ogni linea di luce ha un suo specifico intervallo di energia con proprietà a sé”, continua la scienziata. I vantaggi dell'usare la luce di sincrotrone per la mammografia sono molteplici. “Ci permette di abbassare la dose di radiazioni assorbita  durante l'esame, senza dover però rinunciare alla qualità delle immagini. La diagnostica della mammella è molto delicata: si vuole fare una diagnosi precoce e servono immagini chiare e di buona qualità. Ma la mammella è anche un organo molto radio-sensibile, quindi la dose di radiazione deve essere quanto più bassa possibile”.

Longo e Del Sal illustreranno quanto ottenuto con i loro progetti di ricerca fino a oggi e delineeranno anche i passi futuri del loro impegno. Il nuovo progetto oggi guarda infatti alla tomografia della mammella, un esame di secondo livello, “quel tipo di esame che segue lo screening quando c'è bisogno di approfondire”, prosegue Longo. “Ci sono l'ecografia, la biopsia, la risonanza magnetica, ma con la tomografia abbiamo un'opportunità in più perché ci consente di avere la ricostruzione volumetrica dell'organo e vedere meglio le eventuali lesioni”. Il prossimo step sarà lo studio clinico sui pazienti, che Longo e colleghi sperano di riuscire ad avviare entro la fine del 2019.

L'incontro con Longo e Del Sal si terrà nello spazio Trieste Città della Conoscenza, l'11 ottobre alle 18. L'evento è pubblico, e non richiede prenotazione. Per maggiori informazioni scrivere all'indirizzo info@triesteconoscenza.it. Per essere aggiornati su tutte le attività dello spazio Trieste Città della Conoscenza è possibile consultare il nuovo sito: www.triesteconoscenza.it.

 

Lo spazio TCC

Trieste Città della Conoscenza è uno spazio di public engagement sui temi della ricerca, situato all'interno della stazione ferroviaria di Trieste e aperto a cittadini di tutte le età, turisti e visitatori di ogni genere. Nello spazio si organizzano conferenze, mostre, laboratori e attività varie proposte dagli istituti membri del protocollo (quello che organizza anche Trieste Next). La rete TCC mette insieme Comune di Trieste, università ed enti di ricerca in una rete di collaborazione attiva per agevolare il dialogo tra i suoi protagonisti.

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