Rossetti: “Azione sarà il luogo laico e pragmatico della politica triestina”
Si è tenuto sabato 15 il primo Congresso Provinciale di Azione a Trieste, che ha riscontrato grande partecipazione nonostante la modalità in zoom e ha dato luogo ad un dibattito vivace e partecipato.
Dopo i saluti degli ospiti intervenuti in rappresentanza degli altri partiti (Alessio Briganti per +Europa, Gianfranco Depinguente per Italia Viva, Riccardo Laterza per Adesso Trieste, Francesco Russo per il Partito Democratico, Michele Sacellini per Futura, ed il saluto a distanza da Marko Pisani di Slovenska Skupnost) ed un breve intervento della referente regionale di Azione Isabella De Monte, è stata la volta dell’intervento della candidata alla Segreteria Provinciale Daniela Rossetti. La visione della politica odierna come tifoserie da stato va superata, dice Rossetti, “noi non siamo moderati ma rivoluzionari nella radicalità con cui intendiamo la politica non come guerra tra bande ma come gestione della cosa pubblica”. Nella collocazione nell’area del liberalismo sociale ed europeista Azione definisce quattro priorità: Istruzione, Sanità, investimenti per la transizione digitale e green, tutti punti su cui anche a livello locale c’è da fare molto, come dimostra la gestione lacunosa della sanità in Regione FVG. A livello locale, in opposizione alla giunta Dipiazza a cui si contesta la mancanza di visione e capacità gestionale, si vuole guardare ai progetti a breve termine tenendo però ben presente la visione a lungo. Le priorità, sottolinea la confermata Segretaria, sono Porto Vecchio con la Cittadella dei Giovani e Porto Franco (vero motore di questa città) che si devono affiancare ad una visione olistica della città che riguarda l’integrazione di enti scientifici/università/impresa, la mobilità sostenibile, la cultura anche e soprattutto nelle periferie, il turismo, l’attenzione al sociale e agli anziani, l’europeismo come centro di idee e traffici con la Mitteleuropa, il supporto allo sviluppo demografico perché la situazione demografia è il primo problema di Trieste. Ma la cosa che Rossetti vuole sottolineare di più è l’approccio laico e pragmatico che Azione terrà sui vari temi: “vogliamo costruire uno spazio in cui possano affluire le migliori idee, un luogo in cui esprimersi e crescere in un’Azione sul territorio onesta e fresca. In questo luogo si potranno confrontare idee diverse ma accomunate dal rispetto e dal valore. Nel motto latino “ex pluribus unum” costruiamo oggi una forza, un’Azione, che darà alla politica quel respiro che manca da troppo tempo!”.
Si è poi aperto un ampio dibattito tra gli iscritti ed i neoeletti membri del consiglio direttivo provinciale: Arturo Governa, Francesca Zorzon, Giulio Alfano, Emanuela Rusconi, Federico Morelli, Gilda Manganaro, Alberto Favretto, Loredana Toniatti, Alessandro Berni, Francesca Perini, Andrea Sandon, Benedetta Gargiulo, Salvatore Tarantino, Francesca Quaia, Roberto Tommasini, Alessandro Rubin, Ferdinando Ambrosiano, Claudio Barbina, Giorgio Perini, Ilja Krecic. Un gruppo di alto livello eterogeneo per provenienze culturali, geografiche, per competenze ed età.