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Scuola, è iniziata la psicosi: sufficiente uno starnuto per isolare la classe

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Uno in classe? Vade retro, satana! Potrebbe essere -19.  Quindi tutti a casa, in quarantena. Neanche il tempo di gustarsi il ritorno in classe, la novità delle lezioni dal vivo anche se distanziati, con le , i banchi con o senza ruote ma comunque non più attaccati, che inizia la psicosi di stampo medievale. “Dalli all'untore!”  come ne ” I Promessi Sposi” manzoniani, nelle pagine che rievocano la peste bubbonica scoppiata nel'600 a . Un compagno positivo, l'intera classe mandata a casa.

Una delle tante notizie emblematiche di questi giorni: Coronavirus, bimbo con l'influenza, scuola dell' chiude sezione per precauzione. Prof cercansi, nella scuola i furbetti delle supplenze, ma troppe cattedre vuote. Idem al liceo, tutti rispediti da mamma e à. È successo nel trevigiano dove due positività in due distinti istituti scolastici hanno fatto scattare l'isolamento domiciliare per tutti. Esageratamente fiscali? Mai come nel Veneziano, dove un'alunna di 9 anni è stata respinta e obbligata alla quarantena per essere stata a casa il primo giorno di scuola: aveva un po' di diarrea, ma siccome il sintomo è tra quelli contemplati dal Covid-19 c'è bisogno dell'autodichiarazione della famiglia. Solo che in alcune Regioni l'autodichiarazione è contemplata dopo tre giorni di assenza, in Veneto già al primo. Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha chiesto alle famiglie di non trascurare eventuali sintomi dei figli: “Nel momento in cui un ragazzo ha raffreddore o mal di gola, deve rimanere a casa”. Pure a Trieste, è scattato l'allarme nel primo giorno di scuola alla Primaria di via Donadoni. Un bambino è risultato positivo e tutta la classa è stata messa in isolamento, bambini e »VEDI ARTICOLO DEL 17 SETTEMBRE»

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