La medicina rigenerativa, una nuovissima frontiera per Odontosalute, il network di presìdi odontoiatrici fondato a Gemona del Friuli. Si tratta di una nuova metodologia legata alla tendenza odierna: utilizzare i propri tessuti per curare. Se a un paziente, per esempio, viene diagnosticata la mancanza di tessuto osseo per impianti, il metodo PRF aiuta la ricostruzione ossea con le cellule derivanti dal medesimo organismo.
«Guardiamo avanti – sottolinea il dottor Fabio Boscolo, fondatore dell’azienda e oggi amministratore delegato – perché segue con attenzione quanto offre la medicina rigenerativa. Grazie all’utilizzo di cellule prelevate dall’individuo e coltivate in laboratorio, è possibile ripristinare dal punto di vista strutturale e funzionale i tessuti danneggiati». Fondamentali, anche in ambito odontoiatrico, sono le cellule staminali: «Quelle della polpa dentale – precisa Boscolo – possono essere facilmente prelevate, processate e oggetto di crioconservazione, tanto nei denti decidui da latte quanto post estrazione di un dente sano adulto, in particolare di quelli del giudizio. Se privi di carie e infezioni, sono un prezioso “serbatoio” di cellule staminali mesenchimali simili a quelle rinvenibili nei denti da latte di un bambino. La loro conservazione potrebbe consentire in futuro di curare malattie parodontali e di rigenerare la polpa dentaria. Alcuni studi – aggiunge il fondatore di Odontosalute – hanno dimostrato che le staminali sanno riparare il tessuto periodontale, rigenerare un osso a seguito di un danno osteo-necrotico, recuperare lesioni cutanee, epatiche, neuronali, del tessuto muscolo-scheletrico e dei vasi sanguigni. Ciò vuol dire anche una qualità della vita molto più elevata per i pazienti che si sottopongono a trattamenti utilizzando questo sistema».
Odontosalute, che ha mantenuto la sua sede legale a Gemona del Friuli, realtà panaeuropea che genera un fatturato di circa 40 milioni di euro. Dal 2017 nella compagine societaria ha fatto il suo ingresso Colosseum Dental Group, società controllata dalla svizzera Jacobs Holding AG, detenuta a sua volta dalla Jacobs Foundation. Una realtà, quella della nuova proprietà, con un giro di affari superiore a 250 milioni di euro e che gestisce oltre 150 cliniche in Norvegia, Svezia, Regno Unito, Svizzera, Italia e Danimarca.