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BILANCIO SOCIALE ATER 2019

Ater Trieste

PREMESSA: I numeri dell’ Ater in termini di inquilini e patrimonio edilizio, la situazione sull’occupazione degli alloggi, sulle tariffe degli affitti ma anche su altri aspetti come gli interventi di manutenzione o i lavori più importanti agli edifici. E, aspetto rilevante, le positive ricadute economiche e sociali sul territorio. Raccoglie questi e altri dati il bilancio sociale dell’Ater Trieste, che fa riferimento all’anno di gestione precedente, presentato in questi giorni da Riccardo Novacco, presidente dell’Ater Trieste, e dai due consiglieri dell’azienda Paola Sgai e Daniele Mosetti. Un documento che prende forma in primavera, e che, considerati i tempi richiesti per l’elaborazione dei dati, è pronto a dicembre.

LA PRESENZA DI ATER SUL TERRITORIO: L’ambito territoriale di Ater Trieste coincide con quello dell’ex Provincia, ed è il meno esteso delle provincie italiane, ma è il quarto per densità abitativa. Il 39% della popolazione che vive in affitto nella provincia di Trieste è inquilino Ater di edilizia sovvenzionata e rappresentano il 8,2% della popolazione della provincia.

PATRIMONIO IMMOBILIARE: Al 31 dicembre 2019 il patrimonio di alloggi destinati alla locazione gestito da Ater ammonta a 13.213, dei quali 11.398 sono di proprietà. Il dato comprende tutte le tipologie di alloggi (sovvenzionata, convenzionata, altri), inclusi quelli destinati alle attività socio assistenziali e sanitarie. Sono stati esclusi gli alloggi e gli stabili in fase di ristrutturazione. Il 93% del patrimonio alloggiativo è destinato all’ edilizia sovvenzionata. Ater gestisce anche 1.109 locali di uso diverso dall’abitativo (magazzini, negozi, uffici, posti auto/moto…).
Per quanto riguarda le abitazioni, l’80% degli alloggi gestiti da Ater ha una superficie compresa tra i 40 e gli 80 mq; simili sono le dimensioni delle abitazioni destinate esclusivamente all’edilizia sovvenzionata. L’Ater gestisce direttamente la maggior parte degli stabili: solo il 19% è infatti affidato in amministrazione esterna e si tratta di stabili dove la proprietà Ater è minoritaria. In questi casi l’Ater si occupa comunque della manutenzione degli alloggi di proprietà e gestisce i rapporti con gli amministratori condominiali terzi.

CARATTERISTICHE UTENTI EDILIZIA SOVVENZIONATA: L’edilizia sovvenzionata a Trieste conta 19.118 inquilini che vivono in 10.308 alloggi. La composizione media dei nuclei è pari a quasi 2 persone (1,85). La metà dei titolari di contratti di edilizia sovvenzionata ha compiuto 65 anni: una media superiore a quella del resto del territorio (provincia, regione, Italia). Nel 57% dei casi il titolare del contratto è di sesso femminile. Il 48% dei nuclei famigliari è composto da una sola persona, soprattutto anziani; il 32% vive con un’altra persona. Il 92% dei titolari di contratto è cittadino italiano e il 6% è extracomunitario; l’2% è cittadino comunitario. Il 64% dei cittadini extracomunitari proviene dai territori della ex-Jugoslavia.

CANONI SOVVENZIONATA: Il 62% (+2% rispetto al 2018) dei contratti di edilizia sovvenzionata è collocato nel segmento A, a cui corrisponde un canone medio mensile di 71 euro. Il canone massimo applicabile al sotto-segmento A01, corrispondente alla fascia più debole della popolazione, con ISEE compreso tra 0 e 1.000 euro, è pari a 40 euro. Il canone medio mensile complessivo è di 137 euro, in linea con le precedenti annualità. Nel 2018 sono state accolte 369 richieste di riduzione del canone, che hanno portato ad un decremento delle entrate dai canoni di 271.978 mila euro.

BANDI E ASSEGNAZIONI: Nel corso del 2019, sono stati assegnati 254 alloggi di edilizia sovvenzionata, in base alle graduatorie del Bandi di concorso 2017. Nel mese di maggio 2019 sono stati aperti i Bandi di sovvenzionata 2019, chiusi a fine giugno 2020. Le graduatorie definitive sono state rese pubbliche il 7/12/2020.

RICADUTA DELL’ATTIVITA’ DI ATER SUL SISTEMA ECONOMICO: Con le proprie attività l’Ater concorre a creare lavoro e ricchezza per 25,6 milioni di euro, che interamente ricadono sul territorio nazionale. L’81% dei fornitori appartiene alla Regione FVG, dei quali il 71% al territorio triestino. Le altre parti del Paese concorrono essenzialmente per gli appalti di lavori pubblici legati alla costruzione e al recupero degli alloggi.

IMPOSTE E TASSE Se notevole è la spesa per creare ricchezza sul territorio, ingente è anche la quota di imposte (statali, regionali e comunali) versate da Ater che, nel loro complesso, rappresentano il 18% del valore della produzione dell’Azienda.

MANUTENZIONI: Nel corso del 2019 sono pervenute quasi 16.000 (+ 1000 rispetto al 2018) richieste di intervento, 64 richieste di intervento per ogni giorno lavorativo. Il personale addetto agli interventi manutentivi ha gestito in media oltre 700 richieste di intervento ciascuno. Il 51% di queste è stato risolto con interventi a carico Ater; il 23% non ha determinato alcun costo aggiuntivo in quanto la richiesta era compresa negli appalti in essere, oppure è stata risolta dal personale Ater (squadra elettricisti e tecnici di zona).

LE RISORSE UMANE, I DIPENDENTI DI ATER TRIESTE: 4 dirigenti, 8 quadri, 123 impiegati, 4 operai.
139 dipendenti su cui ricade la gestione di oltre 19.000 utenti e di un ingente patrimonio immobiliare. I numeri parlano da sé: ciascun dipendente ha in carico 96 alloggi, 11 stabili e 74 nuclei famigliari e, con il proprio lavoro, contribuisce al valore aggiunto della produzione per 170.000 euro.

BILANCIO SOCIALE, LE CONSIDERAZIONI DEL PRESIDENTE NOVACCO: “Il 2019 è stato l’anno della riforma delle Ater. Due elementi su tutti meritano attenzione. In linea con il percorso già avviato dalla LR 1/2016, con la LR 6 agosto 2019, n. 14, il Legislatore ha ulteriormente potenziato il Siste- ma unico delle Ater regionali per garantire una gestione unitaria dell’edilizia sociale sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Importanti innovazioni strutturali e gestionali sono state apportate in un’ottica di risparmio economico, di sviluppo congiunto delle attività e di maggior efficienza ed efficacia nell’erogazione di servizi. Pur interessando l’impianto istituzionale e manageriale delle aziende – che da cinque sono passate a quattro, ciascuna retta da un Consiglio di Amministrazione, e coordinate da due Direttori – un obiettivo importante della riforma è stato quello di garantire un trattamento paritario alle quasi 21.700 famiglie assegnatarie in locazione di alloggi di edilizia sovvenzionata della regione. Il 2019 è stato anche l’anno d’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione di Ater Trieste, che ho l’onore di presiedere. Ho raccolto in eredità un’azienda in buona salute, attiva, dotata di potenzialità̀ intrinseche che potranno essere ulteriormente sviluppate. E l’attività svolta dall’Ater di Trieste nel 2019 – testimoniata dai dati e dai grafici raccolti in questo volume – è da considerarsi positiva. È doveroso ringraziare tutti gli stakeholders aziendali, in particolare la Regione, i Comuni ed ASUGI, sempre presenti e con i quali Ater mantiene un vivo e costante dialogo costruttivo. Un sentito grazie va ai consiglieri Paola Sgai e Daniele Mosetti, che sin dall’insediamento di questo CdA hanno dimostrato di voler contribuire attivamente alla crescita dell’azienda. La mia riconoscenza e gratitudine va poi al personale dipendente dell’Ater di Trieste, che ho avuto modo di conoscere personalmente in questo primo anno di mandato, per il costante impegno profuso a vantaggio della comunità̀.”.

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