Lo scorso 30 agosto, al Palamostre
Suns Europe: grande successo per il concertone!
Il festival prosegue con una serie di appuntamenti che sono in programma fino al 19 settembre
UDINE – In un teatro Palamostre sold out si è tenuto, ieri sera, il concertone di Suns Europe, festival delle arti in lingua minorizzata organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno finanziario della Regione Fvg e dell’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (ARLeF). L’evento, da programma, si sarebbe dovuto tenere al Castello di Udine, ma le avverse condizioni meteo e l’allerta arancione emanata dalla Protezione Civile hanno costretto gli organizzatori a spostare la serata al chiuso. Una scelta non facile per gli organizzatori: «Anche quest’anno abbiamo avuto un’adesione altissima. Nonostante l’evento sia stato anticipato di diversi mesi e benché agosto sia un mese particolare (senza contare il periodo che stiamo vivendo), in moltissimi si erano prenotati per partecipare al concerto. Un risultato molto importante e che ci ha riempiti di orgoglio. Perciò è stato davvero difficile decidere di spostarci (la scelta è stata fatta solo all’ultimo per questo) e dover comunicare a moltissimi che non ci sarebbe stato posto, consentendo l’accesso ai soli primi 200 prenotati. Speriamo che il prossimo anno possano esserci meno difficoltà». Positivo il commento sulla serata: «Siamo contenti di come è riuscito il concertone. Al netto delle molte difficoltà, siamo non solo soddisfatti di essere riusciti a fare il festival – cosa per nulla scontata -, ma anche di aver potuto condividere con il pubblico un appuntamento di alta qualità. Abbiamo assistito allo spettacolo di artisti che sono portatori di lingue, identità e culture diverse e che hanno contribuito anche quest’anno a mantenere quello che è lo spirito del festival: valorizzare la diversità linguistica e identitaria».
I GRUPPI – A salire sul palco sono stati il Martina Iori Quartet (Ladinia). Questa giovane polistrumentista è oramai un volto noto del Festival (che ha vinto nel 2014). Originaria di Canazei – Val di Fassa – è una celebrità nelle valli ladine e quest’anno sarà presente con i suoi musicisti. È tornato a Suns Europe anche un altro gruppo, tutto al femminile. Si tratta delle gallesi Adwaith, tre ragazze di Carmarthen che suonano con grande energia e personalità. La loro musica è un incrocio di post-punk, pop e folk con una buona dose di soul, marcato da ricami di chitarre e voci. A rappresentare il Friuli ci hanno pensato Laura Giavon e Marco D’Orlando (Drumlando), due fra i più talentuosi esponenti della nuova generazione jazz e improvvisativa della nostra regione. La loro musica dimostra come la tradizione popolare si possa e si debba manipolare senza e timore reverenziale, sperimentando con intelligenza ed ironia. A Suns Europe 2020 sono passati anche Bujumannu & Jumbo from Train To Roots (Sardegna). Fra le più affermate bands reggae a livello italiano sono da sempre dei fieri ambasciatori della lingua e della cultura sarda. L’esperienza maturata in quindici anni di carriera, cinque album pubblicati e centinaia di concerti in ogni angolo d’Europa emerge dirompente nell’energia dei loro live esplosivi.
Ospiti della serata anche l’Assessore regionale alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, che ha ricordato come la Regione Fvg sostiene il festival Suns Europe nella convinzione che sia strumento formidabile per promuovere attraverso la musica e la creatività la lingua friulana, fondamento dell’identità; e il presidente di ARLeF, Eros Cisilino che ha affermato: «Questa edizione di Suns Europe è ancora più importante di sempre. Una lingua rappresenta la memoria collettiva “naturale” di una popolazione che attraverso di essa afferma la propria identità. Sul palco di Suns Europe parlano tante lingue e tante diverse identità. Ribadirlo, in un momento in cui si sarebbe potuto scegliere di non fare la manifestazione, assume un significato particolare».
LETTERATURA – Il festival non finisce con il concertone, però. Sono infatti in programma altri appuntamenti fino al 19 settembre, tutti da seguire e ascoltare. Il festival proseguirà con il secondo appuntamento letterario lunedì 31 agosto, alle 20.30 all’Auditorium “Riedo Puppo” di Moruzzo (e non in piazza come inizialmente previsto, viste le previsioni meteo negative). Lo storico basco Joseba Asiron e l’intellettuale friulano Angelo Floramo daranno vita a “Conquista! Storiis resistentis tra Navare e Friûl”, una serata in cui si metteranno a confronto i 600 anni della caduta dello stato patriarchino aquileiese e quella del regno di Navarra nel 1512.
ALTRI APPUNTAMENTI – In quanto agli appuntamenti di settembre si comincerà il 5 a Lavariano, alla corte di Via Canonica 25, alle 21, con il concerto di Joana Gomila (Paesi Catalani) che il giorno seguente si sposterà ad Artegna, al Colle di San Martino, alla stessa ora. Il 12 settembre tutti a Pozzuolo del Friuli alla corte Casa Della Musica, alle 21, per un altro concerto, quello di Paxkal Irigoyen (Paese Basco) che il 13 si esibirà a Romans d’Isonzo, alla stessa ora, alla corte di Casa Versa; il 19 Suns Europe chiuderà a Trava, in piazza Vittorino Serramenti, alle 21, con un evento a metà fra letteratura e musica che vedrà per protagonisti Angelo Floramo e Sergio Berardo (Occitania).
IL FESTIVAL SUNS EUROPE – organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il contributo finanziario della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’ARLeF, Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e con il sostegno del Comune di Udine e dell’Etxepare Euskal Institutua (Paese Basco) – ha goduto fin dalla sua nascita del patrocinio del Consiglio d’Europa e del NPLD, Network to Promote Linguistic Diversity, la rete europea per la promozione della diversità linguistica. Inoltre si avvale della collaborazione di numerosi soggetti pubblici e privati fra cui i Comuni di Artegna, Mortegliano, Moruzzo e Pozzuolo del Friuli, il CEC, Centro Espressioni Cinematografiche, la Società Filarmonica di Pozzuolo del Friuli, e le associazioni Amici del teatro e Cocula. Suns Europe ha il merito di trasformare la città di Udine in un crocevia di culture, lingue e artisti, creando contaminazione e confronto, dando spazio a una produzione artistica di assoluto valore.
Credits photo: Fabrice Gallina