Strepitoso successo a San Giusto con Mauro Ottolini “Seashell”, la musica con le conchiglie
Partenza con il botto della dodicesima edizione di TriesteLovesJazz al Bastione Rotondo del castello di San Giusto con una prima assoluta: il vulcanico Mauro Ottolini e la sua band di funamboli del suono.
Incredibili gli effetti, protagoniste le conchiglie (vere), accompagnate da theremin (incredibile strumento musicale che si suona senza toccarlo), oggetti sonori e stranezze di ogni tipo.
Il risultato è davvero inaspettato: una musica “della natura”, d'atmosfera e pure allegra e ritmata, con punte di divertimento assoluto. La cornice del castello di san giusto non poteva offrire un ambiente migliore per l'esecuzione dei brani, anche se la Bora, a tratti incalzante, ha causato un po' di fastidio. Il pubblico, infreddolito ma entusiasta, ha applaudito a scroscio i 6 musicisti:
Mauro Ottolini – un funambolico polistrumentista, compositore e arrangiatore da anni sulla breccia dello scenario musicale contemporaneo italiano e suonatore di conchiglie.
Antonio Coatti – anch'egli impegnato con le conchiglie
Vincenzo Vasi – suona il theremin ma anche “rifiuti e giocattoli sonori”, oltre che essere un imprevedibile vocalist
Giulio Corini – al contrabbasso
Maurilio Balzanelli e Simone Padovani – alle percussioni, anch'esse le più varie ed inattese.
Ottolini, alla fine del concerto, racconta della sua collaborazione con Greenpeace e la vendita del suo CD “Seashell” a partire da settembre, che parteciperà alla raccolta fondi per la pulizia dei fondali marini.
Il festival continua lunedì 2 luglio, sempre al Castello di San Giusto con un doppio concerto: il duo Fiorentini-Piras e il Wyrd Quartet (Maier, Ghirardini, Paolo e Sergio Bernetti).