È stata protocollata l’altro giorno una mozione urgente per il consiglio comunale di Trieste, primo firmatario Andrea Polacco, sul caso Zeno D’Agostino e la sua decadenza determinata da una inconferibilità rilevata dall’ANAC. Il testo rivela una forte preoccupazione per le conseguenze del memorandum italo-cinese e per gli sviluppi economici troppo sbilanciati verso la potenza di Pechino sostenuta dall’ex presidente D’Agostino.
I firmatari sono il capogruppo di Forza Italia Andrea Polacco, i consiglieri Guido Apollonio, Michele Babuder, Giovanni Russo e Andrea Cavazzini. Non c’è la firma di Marini.
Nel testo gli azzurri esprimono una forte preoccupazione per il trattato Cina-Italia, relativo alla cosiddetta “via della seta”, che vede il porto di Trieste quale snodo cruciale del 6° corridoio della “Belt and Road”. Le preoccupazioni per i sottoscrittori della mozione, sono legate al fatto che dietro la cosiddetta Via della Seta, si cela l’egemonia di Pechino e il Partito Comunista Cinese.
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