Crociere: Venezia dichiara ufficialmente guerra a Trieste

Costa Crociere nave

Trieste – iniziata ufficialmente l' incredibile del settore crocieristico con il porto di Venezia. Mentre le compagnie Msc e Costa abbandonano lo scalo veneto , l'ex sindaco e Ugo Bergamo, leader di Venezia è Tua, lancia l'appello polemizzando con la Lega: «Cosa ne pensa delle dichiarazioni del presidente del Friuli, il leghista Fedriga, che si è detto pronto a fare di Trieste la base della crocieristica in alternativa a Venezia?
Pronta e al vetriolo la risposta del commissario provinciale Andrea Tomaello: «Forse ai signori del centrosinistra dà fastidio che abbiamo portato Salvini a pranzo con le categorie portuali e tutti sono dalla nostra parte – la replica – La posizione del governatore della autonoma Friuli Venezia Giulia è legittima, ognuno fa gli interessi del suo territorio e lo stesso faremo noi con la nostra Giunta. A Bergamo evidentemente sfugge che il Comune di Venezia e la Regione Veneto hanno sempre difeso il porto. Piuttosto l'indeciso perenne è il governo di cui fa parte il suo candidato sindaco, il sottosegretario Baretta, mentre le forze politiche della loro coalizione vanno a braccetto con i No Nav».

Il tema di dove far approdare le navi passeggeri infiamma la elettorale nel Veneto e  il sindaco Brugnaro rilancia la soluzione adottata dal Comitatone nel 2017, di portare le più grandi a Marghera e le più piccole a Venezia.
«In attesa della soluzione definitiva per la crocieristica a Venezia, che richiederà tempi lunghi, occorre che sin d'ora e senza indugi ci si attivi per predisporre e mantenere a Venezia la prossima stagione crocieristica – afferma l'ex sindaco – Non si speculi sulle dichiarazioni del ministro Patuanelli, fatte in un incontro pubblico con le locali a Trieste, in quanto lo stesso ministro si è rimesso alle indicazioni del ministro De Micheli che sul punto è stata chiara ed inequivocabile: si apprestino subito le aree in gronda lagunare per non perdere la prossima stagione crocieristica. Venezia è Tua, senza se e senza ma, è sempre stata sostenitrice di questa soluzione».

Guerra Lega contro Lega
Quindi la sferzata alla Lega: «Ora è necessario che anche la Lega di Venezia e del Veneto decida con chiarezza se stare con il presidente Fedriga a sostegno degli interessi di Trieste o con Venezia e i suoi interessi che sono quelli della sua imprenditoria locale e dei suoi lavoratori», attacca Bergamo che lancia il suo appello all'unità: «Da veneziani, prima che da esponenti di questa o di quella parte politica, auspichiamo che almeno in questa contingenza, da cui potrebbero derivare gravi conseguenze per l'intera economia veneziana, la politica veneziana sia compatta e unita assieme a tutta la città, agli operatori economici, ai lavoratori e a tutte le forze vive e vitali della comunità locale e il governo utilizzi i fondi europei del recovery found per dare un futuro definitivo al grande porto crocieristico e commerciale di Venezia».

PD contro PD
La polemica attorno alla Lega sembra essere un po' la fotocopia di quanto accaduto anni fa, quando a guidare il Friuli Venezia Giulia c'era l'esponente del Partito democratico Debora Serracchiani che, allo stesso modo, spingeva per rafforzare il ruolo di Trieste come porto di riferimento per il Nord . «All'epoca il Pd veneziano non apprezzò e si fece sentire, non si governa facendo i dispetti o gli sgambetti. Poi la questione si chiuse lì», dichiara il segretario comunale dem Giorgio Dodi che a sua volta punta il dito contro la Lega: «Fedriga tira acqua al suo mulino.

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