Patuanelli: “Lo scalo è una risorsa importante per tutto il sistema Paese, per questo stiamo lavorando per formalizzarne l’extradoganalità”
Trieste, 13 dicembre 2019 – Si è svolta oggi alla Torre del Lloyd la cerimonia conclusiva del III Centenario di istituzione del Porto Franco di Trieste. Momento centrale della celebrazione è stata la presentazione del francobollo celebrativo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, facente parte della categoria “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” di Poste Italiane.
Realizzato dalla bozzettista Silvia Isola e stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, l’annullo filatelico sul porto di Trieste è stato realizzato con una tiratura di 500.000 esemplari, in 6 colori. Di dimensioni 40 x 30mm circa, riproduce sullo sfondo una mappa del porto di Trieste, su cui si stagliano a sinistra un treno adibito al trasporto delle merci, a destra una gru con elevatori per container e in basso al centro una nave mercantile, a testimoniare lo storico ruolo del porto di Trieste nei mercati internazionali.
In apertura di cerimonia, il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli è intervenuto con un video messaggio per motivare la decisione del MISE di dedicare un francobollo al Porto Franco e ricordare l’importanza dello scalo giuliano per tutto il sistema Paese:“ Il porto di Trieste è da sempre nodo dei traffici tra Oriente e Occidente, grazie alle sue peculiarità come i profondi fondali e le connessioni ferroviarie giornaliere verso le maggiori destinazioni europee” ha spiegato il ministro. “Lo scalo è una risorsa importante per tutto il sistema Paese, per questo stiamo lavorando per formalizzarne l’extradoganalità. Questo potrà essere il motore di sviluppo di una città che oggi ha un PIL industriale bassissimo, ma che, attraverso la possibilità di fare industria di vario tipo – come la trasformazione delle merci nelle aree portuali – potrà attrarre nuovi investimenti e opportunità lavorative” ha concluso Patuanelli.
Per l’occasione, il giornalista Gad Lerner ha moderato l’incontro a cui sono intervenuti il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il responsabile Corporate Affairs Filatelia di Poste Italiane Fabio Gregori e il p
residente dell’Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno D’Agostino.
“Il francobollo presentato oggi suggella l’importanza che il porto di Trieste ha assunto nel corso della storia ed è testimonianza, oggi come in passato, del suo ruolo centrale nei mercati internazionali. Il porto è l’anima di Trieste.” ha commentato il presidente Zeno D’Agostino. “Snodo di riferimento nel Mediterraneo per la Nuova Via della Seta, grazie al potenziamento della rete ferroviaria e allo status giuridico di Porto Franco, lo scalo giuliano è al primo posto per movimentazione totale di merci e primo terminal petrolifero del Mediterraneo, ma è soprattutto il primo porto italiano per movimentazione ferroviaria. Con un record di 10.000 treni raggiunto nel 2018 e 210.000 camion tolti dalla strada, il porto di Trieste rappresenta oggi come un tempo un vero modello in termini di efficienza, sostenibilità e attenzione alla qualità del lavoro” aggiunge D’Agostino.
Con la cerimonia di oggi si è concluso il ricco palinsesto celebrativo del Trecentesimo anniversario dell’istituzione del Porto Franco di Trieste, che ha visto susseguirsi a partire dal 18 marzo 2019 ben 35 eventi culturali e d’intrattenimento aperti alla città, fra cui concerti, spettacoli, laboratori per bambini, open day, visite guidate, presentazione di libri, convegni internazionali sulla portualità e logistica, che hanno coinvolto in totale oltre 4.500 persone.
DESCRIZIONE
Poste Italiane comunica che oggi 13 dicembre 2019 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato al Porto Franco di Trieste, nel III centenario della istituzione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.
Tiratura: cinquecentomila esemplari
Fogli da quarantacinque esemplari
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Bozzetto a cura di Silvia Isola.
La vignetta riproduce, sullo sfondo, una mappa del Porto di Trieste su cui si evidenziano, a sinistra, un treno adibito al trasporto delle merci, a destra, una gru con elevatori per containers e, in basso al centro, una nave mercantile.
Completano il francobollo le leggende “300 ANNI” e “ISTITUZIONE PORTO FRANCO DI TRIESTE”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso lo Spazio Filatelia di Trieste.
Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito HYPERLINK “http://www.poste.it” poste.it.
Per l’occasione è stato realizzato anche un folder in formato A4 a due ante contenente il francobollo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione, al costo di 12€.
STORIA
Il 18 marzo 1719 l’imperatore Carlo VI istituì il Porto Franco di Trieste. Una “patente” che ha mutato il corso della storia della città e anche dell’impero d’Asburgo. In questi tre secoli lo scalo ha avuto un ruolo fondamentale nelle relazioni commerciali tra Vecchio Continente e Oriente.
Un tratto di storia così lungo e denso merita di essere celebrato con l’emissione di un francobollo speciale. La ricorrenza del III centenario dell’istituzione del Porto Franco di Trieste può e deve costituire un’opportunità per riflettere sulle peculiarità e sull’identità del porto stesso, sulle sue relazioni con il sistema economico nazionale e europeo.
Lo scalo di Trieste sta vivendo una fase di rilancio, assumendo una posizione primaria come snodo di riferimento nel Mediterraneo per la Nuova Via della Seta. In questo senso va il potenziamento della rete ferroviaria, in parte concepita e realizzata fin dall’età imperiale con una presenza capillare di binari lungo ogni banchina e nella parte retroportuale. In questo senso va l’attualizzazione dello status giuridico di Porto Franco che rappresenta un unicum a livello internazionale, portando numerosi vantaggi tra cui importanti incentivi doganali.
Oggi il porto di Trieste è il punto di accesso ideale per i traffici con il Far East e intra-mediterranei, grazie a fondali naturali profondi fino a 18 metri capaci di accogliere le portacontainer di ultima generazione, connessioni ferroviarie giornaliere dirette verso le aree produttive e industriali del Nord-Est e delle maggiori destinazioni europee. Un’eccellenza dal respiro internazionale. Lo dimostrano i numeri: Trieste è il primo terminal petrolifero del Mediterraneo, oltre ad essere la porta privilegiata di accesso in Europa dei traffici RO-RO provenienti dalla Turchia. Con un record di 10 mila treni raggiunto nel 2018 e 210 mila camion tolti dalla strada, lo scalo rappresenta un modello in termini di efficienza, sostenibilità e attenzione per la qualità del lavoro. Tutto parla del porto a Trieste. La stessa fondazione della città, a partire appunto dal XVIII secolo, dipende dalla scelta di Carlo VI e di Maria Teresa di eleggervi “il” porto dell’Impero. Un porto che ha suscitato l’impianto a Trieste delle più varie e qualificate imprese economiche. Tra di esse, possiamo ricordare alcuni dei maggiori gruppi assicurativi della storia italiana e europea, del caffè e della cantieristica oggi leader mondiale nel settore crocieristico.
Il porto è l’anima di Trieste.