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La Rinascita Creativa – Incontri magistrali on Marko Pogačnik e Luigi Nacci

LA RINASCITA CREATIVA – Incontri magistrali con Marko Pogačnik e Luigi Nacci
In collaborazione con Triestebookfest
Coorganizzazione SKD Igo Gruden e Agriturismo Juna – Aurisina

SABATO 18 NOVEMBRE – ORE 16.30
Circolo Culturale Sloveno SKD “Igo Gruden”
Aurisina/Nabrežina 89, Duino Aurisina (TS) 

Sala auditorium

Marko Pogačnik e Luigi Nacci

Marko Pogačnik e Luigi Nacci

Nell’ambito della 9° edizione della rassegna “L’Energia dei Luoghi – Festival del vento e della pietra”, sabato 18 novembre, dalle ore 16.30 avranno luoghi gli Incontri magistrali “La Rinascita creativa”, promossi da CASA C.A.V.E. Contemporary Art Visogliano Vižovlje Europe in collaborazione con Triestebookfest e la coorganizzazione di SKD Igo Gruden e dell’Agriturismo Juna.
Al Circolo Culturale Sloveno SKD “Igo Gruden” – Aurisina/Nabrežina 89, Duino Aurisina (TS) – si incontreranno in un dibattito condotto dalla giornalista Martina Vocci, 
l’artista e scultore sloveno di fama internazionale Marko Pogačnik, impegnato nel campo della geomanzia, guarigione e rinascita della terra, e lo stimato scrittore, poeta e viandante Luigi Nacci
L’incontro, che sarà accompagnato dall’esecuzione al pianoforte, in prima assoluta, del brano “Ballade für Ilse” di Stefano Sacher. Prevista la traduzione con interprete.

Dopo una bicchierata di buon auspicio, 
la serata proseguirà (alle 19.30) con le proiezioni di Cine Nabrezina – Genti e Territori a cura di Mila Lazić, che proporrà tre esclusivi e unici film documentari:
Hop Jan di Vlatko Filipović, Yugoslavia 1967, 11’
Omelia Contadina di JR e Alice Rohrwacher, Italia 2020, 9’

The Neverending Rumble di Otto Lazić-Reuschel, Italia 2021,13’

Marko Pogačnik (1944)
Un artista concettuale d’avanguardia e internazionale sloveno, UNESCO per la pace, nominato nel 2012, legato all’utilizzo della scienza della geomanzia come strumento per rivelare l’antica saggezza della Terra. Geomanzia è una parola derivante dal greco che significa “divinazione per mezzo della terra”. Ad oggi, Pogacnik è uno dei maggiori promotori della nuova geomanzia in Europa avendo sviluppato metodi per la trasformazione dei blocchi energetici, con il lavoro di gruppo e con l’aiuto degli strumenti offerti dall’arte. Concentrandosi sullo sviluppo di atteggiamenti interiori e pratiche creative per ricollegare l’Uomo al Cosmo Terrestre, per il suo lavoro di “guarigione della Terra” ha elaborato un metodo di agopuntura del paesaggio con le pietre (“litopuntura”). Alle pietre applica solitamente la scultura di cosmogrammi, segni creati in sintonia con il linguaggio universale della natura. Secondo l’artista la Terra ha avviato da tempo un processo di autoguarigione nel tentativo di evitare distruzione e dolore al genere umano.
Fra le sue numerse pubblicazioni citiamo :
Nature Spirits and Elemental Beings – Working with the Intelligence in Nature / Spiriti della natura ed esseri elementali – Lavorare con l’intelligenza nella natura (Findhorn Press, Scozia) Dichiarazione d’amore alla Terra: Un cerchio di pietre intorno al mondo per dar forza alla trasformazione (Macro Edizioni).

Luigi Nacci (1978) dal suo stesso racconto
“Sono nato nel 1978 a Trieste. Mi sono laureato in Lettere, ho insegnato nelle scuole, ho smesso e ora insegno di nuovo, ho pubblicato dei libri in versi e in prosa, ho fatto l’operatore culturale curando rassegne in giro per l’Italia e sono diventato giornalista. Sono diventato poi guida naturalistica, anche se non ho la formazione del naturalista. Mi sento di più uno che interroga il paesaggio e dal paesaggio si fa interrogare. Sono curioso. È questa curiosità che mi ha spinto nel 2006 sul Cammino di Santiago, ed è lì che si colloca uno spartiacque nella mia vita. Ho scoperto che la poesia e il cammino non sono così distanti tra di loro, anzi, sono vicinissimi: entrambi hanno alla base il ritmo, il raccoglimento, la ricerca di un senso profondo nelle nostre vite. Così ho iniziato a camminare sulle tante strade che portano a Santiago e a Roma, e poi nelle mie terre, quelle che preferisco definire, con una parola sola, Est. Amo andare fuori sentiero, non segnare le vie, non lasciare tracce. Ho messo su The Rolling Claps, un gruppo che si occupa di riscoprire le antiche vie, ho fondato assieme ad altri l’associazione Il Movimento Lento per promuovere la cultura della lentezza, ho ideato una festa, il Festival della Viandanza. Questa parola bellissima l’ho messa al centro della mia ricerca di uomo e di autore.
Tanti anni di esplorazioni nei boschi e nelle biblioteche hanno generato dei libri:
Non mancherò la strada. Che cosa può insegnarci il cammino (Laterza, 2022)
Trieste selvatica (Laterza, 2019)
Viandanza. Il cammino come educazione sentimentale (Laterza, 2016)
Alzati e cammina. Sulla strada della viandanza (Ediciclo, 2014)
Di solito si parte per cercare se stessi e di solito, a meta raggiunta, si finisce per trovare qualcuno che non ci somiglia. Ecco, a me piace non assomigliarmi”.


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