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Fuochi d’artificio di Ferragosto a Trieste, cosa bolle in pentola?

Era il 15 agosto del 2019, l’ultimo anno con i fuochi d’artificio di Ferragosto a Trieste. In quell’occasione, il Comune aveva inaugurato i fuochi al silenziatore, una novità che fece molto discutere.

fuochi d'artificio a Trieste

Poi, nel 2020 abbiamo avuto l’emergenza Covid con tutto ciò che ne è conseguito. Un anno vissuto all’insegna dell’austerity, e dai festeggiamenti sottotono.

Nulla è cambiato nel 2021, quando i fuochi d’artificio a Ferragosto furono prima accolti con favore, e poi cancellati all’ultimo momento a causa del perdurare della situazione edipemiologica. L’assessore Rossi tenne a precisare che il provvedimento fu preso onde evitare pericolosi assembramenti.

Nel 2022, cessata la pandemia, altri problemi attanagliavano i cittadini: a causa del conflitto russo-ucraino, i prezzi delle materie prime, del gas, dell’energia elettrica andavano alle stelle. Quindi, ancora austerità.
Questo sentimento però non apparteneva alla ditta demolitrice della Ferriera, che decise di festeggiare l’abbattimento e l’esplosione degli ultimi manufatti con ulteriori fuochi scoppiettanti e sibilanti. Questo accadeva esattamente un mese dopo Ferragosto.

Veniamo al 2023. Per ora nessuno si scompone, nessuno azzarda ipotesi su un ritorno alla “normalità”. Beninteso che i fuochi d’artificio sono invisi ormai a buona parte dei cittadini, massime agli amanti degli animali. Attendiamo quindi le decisioni della Giunta, appena saranno disponibili.

Per gli appassionati irriducibili dei fuochi d’artificio, rimangono gli spettacoli di Grado, Lignano e Rovigno.

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