Lo riportano in una nota la segreteria del PSI Trieste unitamente con i Giovani Socialisti Trieste: «La risposta però, non può, ridursi a qualche boutade populista o a – poco più che folcloristiche – ronde, ma deve necessariamente passare per una strategia di prevenzione e controlli mirati nelle zone sensibili»
«Nell’ambito delle recenti polemiche scatenate dall’episodio di violenza che ha coinvolto cittadini stranieri, il Partito Socialista Italiano con i Giovani Socialisti, è concorde nel sostenere che, se maggiori controlli sono certamente auspicabili, strumentalizzare non fa che aumentare la confusione in una vicenda con già numerosi punti d’ombra e non rende sicuramente giustizia a chi è vittima di aggressione».
Lo riportano in una nota la segreteria del PSI Trieste unitamente con i Giovani Socialisti Trieste.
«Sappiamo infatti che – conclude la nota -, sebbene Trieste non sia certo il Far West – e checché se ne dica, la gente non ha certo paura di uscire di casa-, episodi gravi come quello registrato davanti all’Ausonia possono comunque verificarsi – come si verificano, d’altra parte, anche altrove. La risposta però, non può, -nell’interesse in primis delle vittime e della cittadinanza tutta-, ridursi a qualche boutade populista o a -poco più che folcloristiche- ronde, ma deve necessariamente passare per una strategia di prevenzione e controlli mirati nelle zone sensibili».