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Trieste e il suo futuro – Il punto di vista dell’artista iraniano Masrur Imani

Masrur Imani

Masrur Imani – Campidoglio Roma, Giubileo per la pace – Fiaccola d'oro

Qui di seguito troverete un articolo scritto nel 1998, presentato pubblicamente in numerose occasioni davanti alle autorità amministrative locali e tratta argomenti che riguardano tutti i cittadini di Trieste: informazioni numeriche e storiche, progetti per lo sviluppo economico e culturale del territorio. L'autore è il Maestro Masrur Imani, iraniano, ma da molti anni residente a Trieste. (leggi la biografia di Masrur Imani). Artista eclettico, e attento analista socio-economico, ama alla follia la sua città adottiva.


Trieste è una città con delle caratteristiche geografiche molto simili al Principato di Monaco, ma potenzialmente è più privilegiata essendo circondata da molte nazioni di un certo che si trovano a pochi chilometri di distanza. Senza voler parlare del Principato di Monaco, ma volendo rivolgere lo sguardo alla sua economia funzionante, ci accorgiamo che in un territorio tutto in pendenza sono sorte delle strutture grandiose le quali attraggono l'attenzione di visitatori internazionali dagli interessi più svariati, quali turisti pronti a svagarsi sulle spiagge pulite del mare o presso i nights densi degli spettacoli più in voga, esercitando sport di ogni genere, oppure assistendo a gare di Formula Uno, Off-shore o assistendo agli affascinanti spettacoli di un circo permanente ineguagliabile, senza dimenticare la presenza di alcune fra le più prestigiose gallerie d'arte, le mostre di splendidi gioieli dispendiosi, le sfilate delle case di moda più famose in esibizione nelle apposite eleganti strutture per gli ospiti V.I.P. internazionali.

Esiste la possibilità di visitare il Marino e le sedi di ricerca relative al Parco stesso, i Giardini Botanici di fama planetaria ed i musei elegantemente arredati. Si può assistere a rappresentazioni teatrali o passare le serate nei casinò di lusso.
Alle strutture principali si affiancano le strutture secondarie che permettono visite guidate alla Corte, alla Cattedrale etc.,che hanno fatto del Principato di Monaco un centro mondiale di interessi ed attrazioni.

Carlo è anche la sede di banche di importanza globale, dove persino dagli Emirati Arabi, dal Giappone, dagli Stati Uniti d'America, dal Canada e Australia gli uomini d'affari di un certo rango depositano valuta pregiata ed effettuano transazioni di cifre astronomiche, incontrandosi con ì partner Europei. Questi incontri sono molto frequenti e ne beneficiano in pieno le strutture alberghiere presenti in tutto il territorio. In questo modo affluiscono nel Principato di Monaco ogni semestre introiti pari alla vendita di un anno di petrolio iraniano che soddisfa sei mesi del fabbisogno di 49.000.000 di quella nazione mentre la popolazione del Principato di Monaco è stimata a poco più di 30.000. Questo confronto statistico risale all'ottobre 1994, mentre il clamoroso successo economico che ha avuto il Principato di Monaco è dovuto a 37 anni di assidua organizzazione e ad un lavoro coordinato. Ancora un esempio interessante, ma molto più vicino a noi, è la città di Capodistria. Dieci anni fa non era che un villaggio di limitata capacità turistica, mentre ora è un'enorme città in forte competizione con noi.

In 35 anni della mia permanenza qui a Trieste sono stato testimone, malgrado il mio ottimismo incurabile, di un continuo degrado che colpisce inesorabilmente questa bella città e le sue vecchie e nobili strutture e vedo scendere di anno in anno una gelida tristezza negli animi dei suoi cittadini, così generosi, ospitali e veramente pazienti.
La statistica presentataci in data 17 Luglio 1998 da Nomisma presso la sala Rosa del Comune in piazza Unità d'Italia voleva dimostrare la validità della suddetta testimonianza.

Questa introduzione non è stata scritta per dimostrare che la voglia di ricominciare è morta in mezzo a noi, ma per dire che le due località sopra menzionate non debbono il successo ad un miracolo della divina provvidenza, ma lo hanno raggiunto lottando contro le avversità economiche, pianificando con saggezza il necessario per poi articolarlo alle strutture utili esistenti, ad altre nuove e più progredite o a quelle che verranno progettate in un futuro, così da poter garantire il benessere attuale e mettere le basi per un futuro migliore.

Oggi la lotta PER RESTARE AL POTERE sembra sia uguale ovunque, ma ciò che distingue i loro amministratori dai nostri è l'amore per i loro figli, con la volontà e l'orgoglio di lasciare un segno indelebile della propria cultura civica ai posteri, per elargire loro una fonte di grande sviluppo e ricchezza. Basta cambiare, (anche se la corruzione è più eccitante), così potremo nuovamente far risplendere la bellezza dell'animo di questi cittadini.

In visione di due avvenimenti molto importanti di carattere intercontinentale a cavallo del 2000 Trieste sarà una delle città più affollate e transitate sia dai turisti che verranno per il Giubileo e l'EXPO, sia dagli uomini d'affari che verranno dall'Asia grazie all'apertura della viabilità internazionale con un'autostrada che collegherà attraverso i Balcani Grecia-Turchia-Iran e i paesi adiacenti. Perciò il futuro di Trieste per la sua posizione geografica, sarà notevole e se già da ora ci impegnamo ad organizzare con adeguata premura e lungimiranza la realizzazione di alcuni progetti importanti in nostro possesso, potremo competere in tempo record con il Principato di Monaco. Un'occasione da non perdere un'altra volta!

Molti anni fa, con il defunto sindaco Spaccini, allora in , ho avuto degli incontri durante i quali ho presentato alcuni progetti importanti per la città di Trieste e lungo la costiera, nonché la costruzione della sede delle Nazioni Unite nella zona della cava Facannoni , ma per le solite e frequenti scusanti di rito mi ha educatamente liquidato. Due anni fa avevo spedito una lettera all'assessore Roberto Tanfani e un'altra al direttore dell'A.T.P. Sig. Degavardo, la quale riguardava alcuni progetti di via Giulia e il manicomio di San Giovanni, i cui padiglioni erano presi d'assalto dai vandali e disadattati, inoltre altre proposte dettagliate per la Strada Costiera e per la costruzione di una strada sottostante galleggiante sul mare; tutto tramite raccomandate, ma senza ricevere alcuna risposta.
Quattro anni fa, in ben due occasioni diverse, ho scritto al sindaco Illy per due progetti importanti in relazione a quel momento, ma tuttora attuali: il primo riguardava il modello del traffico urbano da snellire evitando ingorghi, l'altro riguardava un sistema elettorale e amministrativo con la partecipazione del popolo senza pubblicità su precisi candidati, stabiliti dai partiti, intitolato “E' IL MOMENTO DELLA GRANDE RIFORMA A LIVELLO MONDIALE”, disponibile per la consultazione su richiesta. Nonostante sia trascorso molto tempo da allora, rimango fiducioso di vedere se tutto ciò avrà qualche risvolto.

Se avessimo avuto intuito speculativo, avremmo potuto beneficiare della presenza del Principe Raimondo della Torre e Tasso e del Suo prestigio europeo per convogliare l'attenzione di imprenditori e industriali di un certo rango verso di noi. In più occasioni l'avevo trovato amareggiato da questa indifferenza degli amministratori locali verso le grandiose e feconde opportunità economiche da lui offerteci. Spesso ho visto personalità Reali inglesi, olandesi, austriache,spagnole, riunite presso il Castello di Duino. Una volta tra i presenti ho conosciuto il Re Hassan II°.

Il Principe Raimondo della Torre e Tasso, con la sua umanità, grande cultura e saggezza, stile elegante ed attitudini da autentico Principe, se non fosse stato scoraggiato dagli amministratori dell'epoca avrebbe potuto attirare un pubblico vasto e di gran classe verso il nostro bellissimo territorio, come sta facendo ora il Principe Ranieri per il Principato di Monaco. Il Principe Raimondo, sempre a scanso di equivoci, ci ricordava che è sempre stato rispettoso verso l'Italia e che avrebbe voluto presentare questa città come un qualcosa di speciale per i suoi ospiti.

Senza voler aggiungere altro, mi preme fare appello agli stimatissimi concittadini al fine di prendere atto che Trieste è veramente speciale, ed occorre, da parte di ciascuno, un impegno attento non solo per proteggerla dalle insidie e dal degrado, ma anche per far sì che il cittadino sia diretto responsabile ed organizzatore delle forze collettive necessarie e capaci di promuovere e realizzare i progetti di sviluppo per questo territorio sollecitando i suoi amministratori locali.
L'ostacolo del “non se pol” da noi è spiacevolmente presente davanti a qualunque e ciò mette in crisi molti cittadini; perciò essi, senza tener conto delle caratteristiche peculiari di Trieste, portano spesso come esempio di efficienza il tipo di sviluppo avutosi in breve tempo nel vicino Friuli, come un valido confronto con ciò che non è mai avvenuto a Trieste, oppure lo confrontano con lo sviluppo di Milano.
Certamente ciò che i milanesi o i friulani hanno compiuto, non lo hanno fatto guardando Trieste, altrimenti figuriamoci quale sarebbe stato il loro destino!

Prima di mandare in stampa questo articolo, ho sognato un nobile personaggio, antenato di mia madre, che mi disse di scrivere un trattato per la costituzione della futura Repubblica Neutra Indipendente di Trieste. Gli domandai:”Per quale zona, solo A?”. Egli mi rispose: “Trieste è composta da A+B”.


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