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Slovenia pronta, se il governo italiano ne farà richiesta, a riesumare salme della foiba

foiba

Ieri sera, martedì 1 settembre , nella edizione delle 20.30 del Tg2, un del giornalista Andrea Romoli ha documentato il ritrovamento della foiba di Kocevski Rog, in Slovenia. In seguito a questo servizio il Comitato 10 febbraio ha divulgato la seguente nota:


IL COMITATO 10 FEBBRAIO INVITA GOVERNO E PARLAMENTO AD ATTIVARSI PER IL RECUPERO DELLE SALME DEI NOSTRI CONNAZIONALI INFOIBATI.
MERLINO (C10F) “COLLABORARE CON LA SLOVENIA PER IL RECUPERO DELLE SALME, RICERCHE SUL DNA PER DARE UN NOME AGLI INFOIBATI, COLLOCARE TARGHE COMMEMORATIVE IN PROSSIMITÀ DELLE FOIBE.”
Ieri sera, martedì 1 settembre 2020, nella edizione delle 20.30 del Tg2, un servizio del giornalista Andrea Romoli ha documentato il ritrovamento della foiba di Kocevski Rog, in Slovenia.
Qui i miliziani comunisti jugoslavi gettarono centinaia di persone, sloveni e croati, molti dei quali giovani di 15-17 anni. Per questo è stata ribattezzata la “foiba dei ragazzi”.
Il giornalista ha anche intervistato Joze Dezman, presidente della commissione d'inchiesta statale sulle foibe della Slovenia, che ha parlato delle foibe in cui furono gettati, spesso ancora vivi, i triestini e i goriziani deportati dall'esercito di Tito.
“La Repubblica di Slovenia – ha dichiarato Dezman – ha censito tutte le fosse comuni esistenti nel Paese ed è pronta, se il governo italiano ne farà , a riesumare le salme che vi si trovano e a restituirle all'Italia.”
Alla luce di quanto dichiarato dallo storico sloveno, interviene il presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio, Emanuele Merlino, che invita il Governo e il Parlamento italiani ad attivarsi.
“Chiediamo al Governo Nazionale e al Parlamento Italiano – dice Merlino – di attivare tutti i canali diplomatici affinché siano riesumate le salme dei nostri connazionali per donare loro, finalmente, una degna sepoltura.
Inoltre, chiediamo siano effettuati, ove possibile, i rilievi scientifici sul DNA dei resti mortali degli infoibati, affinché sia dato un nome ad ogni salma ritrovata.
Infine, chiediamo che nei pressi di ciascuna foiba o fossa , sia collocata una targa commemorativa e che ci sia un'idonea indicazione per l'individuazione di questi luoghi di martirio, dove trovarono la morte migliaia di nostri connazionali.”


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