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Piero Marussig dalla “Polinesia Mitteleuropea” al “Novecento Italiano”

In occasione della mostra “Piero Marussig. Camera con vista su Trieste” (8 luglio- 9 ottobre 2022 – Civico Museo Sartorio – Trieste, a cura di Alessandra Tiddia e Lorenza Resciniti, promossa dal Comune di Trieste-Assessorato alle politiche della cultura e del turismo) sarà messo in scena il teatrale “Piero Marussig dalla ‘Polinesia Mitteleuropea' al “Novecento Italiano”, nuova produzione di Bonawentura/Teatro Miela per la rassegna, curata da Laura Forcessini, “Sorie nell'. Ritratti teatrali”.

Piero Marussig – Veduta di Trieste (1914) Museo Revoltella

Sabato 1 ottobre ore 16, Domenica 2 ottobre ore 11, replica ore 12
Sabato 8 ottobre ore 11, replica alle 12, Domenica 9 ottobre ore 16
Civico Museo Sartorio


Nel monologo, a cura di Sabrina Morena e Federica Luser, l'artista Piero Marussig (interpretato da Giacomo Segulia) è immaginato nella sua villa di Chiadino a Trieste mentre si aggira nel che lui tante volte ha dipinto. Piero dialoga con la moglie assente che si nasconde tra le piante e gli alberi dei quadri. Mentre la chiama, l'artista racconta dei suoi soggiorni a Vienna, Monaco, Roma e . Ricorda i suoi inizi in pittura alla Scuola Industriale, e poi all'Accademia di Belle Arti di Monaco. Dichiara di aver compreso la modernità durante l'esperienza parigina e che, una volta ritornato a Trieste, inizierà la sua ricerca sul colore che si esprime nei suoi celebri dipinti del giardino, la sua “Polinesia mitteleuropea” (come a posteriori fu definita, accostandola all'esperienza artistica di ). Marussig realizzerà poi ritratti e paesaggi quasi interamente giocati sui toni freddi dell'azzurro e del verde e volgerà ad uno stile che lui stesso definirà “espressionista”. Il segue così la vita dell'artista quando, al termine della prima guerra mondiale (e quando Trieste entra a far parte del Regno d'Italia), Marussig si sposterà con la moglie a Milano dove si unisce all'avventura artistica del Novecento italiano. Seguendo la lezione di Cézanne, l'artista recupererà sempre più la solidità dei volumi e la sobrietà dei colori, in un ritorno alla classicità che si ispirerà al Rinascimento italiano. Nello spettacolo emerge come l'arte e la vita di Marussig avesse come unico pensiero il pensiero della pittura, per lui l'unica cosa viva, facendo del colore “l'industria dell'anima”.

Lo spettacolo, della durata di 40', avrà luogo Sabato 1 ottobre ore 16, Domenica 2 ottobre ore 11, replica ore 12, Sabato 8 ottobre ore 11, replica alle 12, Domenica 9 ottobre ore
Si consiglia la prenotazione (max 30 spettatori). Prevendita: c/o biglietteria del teatro Miela (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17 alle 19.

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