Alla scoperta della gastronomia triestina
Futuri gastronomi in visita da Masè
Un gruppo di studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Bra (Cuneo), fondata da Slow Food, ha fatto visita allo stabilimento Masè per conoscere più da vicino la tradizione del cotto Trieste.
Un gruppo di studenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Bra, Cuneo, ha fatto visita oggi allo stabilimento Masè di San Dorligo della Valle, per conoscere più da vicino la tradizione del famoso “cotto” triestino. La visita si inserisce nei programmi didattici dell’istituto universitario, il primo al mondo che prepara specialisti in Scienze gastronomiche, nata nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food in collaborazione con le regioni Piemonte ed Emilia Romagna.
Gli studenti hanno assistito alle varie fasi di produzione nei laboratori Masè, dove le cosce di suino vengono lavorate a mano, speziate e sottoposte a lenti processi di cottura per diventare i famosi prosciutti “di Trieste”, fiore all’occhiello della gastronomia locale. Diversi gli aspetti apprezzati, in particolare la storia della salumeria triestina e le antiche ricette artigianali cui ancora oggi si ispira. Non poteva mancare l’assaggio finale, a base di specialità storiche e di ricette più recenti nate dalla lavorazione di carni bianche e rosse come la Fesa di tacchino, il Roast Beef di fesa di bovino e il pregiatissimo Roast Beef di Black Angus.
“Ci fa molto piacere che la nostra tradizione abbia attirato l’interesse di un’università come questa – commenta l’amministratore delegato di Masè Stefano Fulchir – che oltre a preparare figure professionali molto interessanti per il mercato basa i suoi insegnamenti sui principi della biodiversità agro-alimentare, della cultura della qualità del cibo e del suo valore e ruolo sociale”.
Unica nel suo genere in Italia e nel mondo, l’UniSG si concentra sulla formazione dei gastronomi, nuove figure professionali che hanno conoscenze nell’ambito agro-alimentare e operano nella produzione, distribuzione e consumo di cibo all’insegna della qualità. I programmi didattici prevedono diverse visite didattiche, anche all’estero, per favorire l’esperienza diretta dei processi artigianali e industriali di produzione ed elaborazione del cibo. I settori principali in cui trovano sbocco gli studenti sono soprattutto aziende agricole, la media e piccola distribuzione alimentare, il comparto del turismo e della ristorazione, e anche l’editoria specializzata.