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La resa dei nazisti a Trieste

Per quasi tutto il 2 maggio 1945 Trieste fu teatro di violenti scontri fra truppe tedesche e reparti jugoslavi del generale Drapsin appoggiati dal IX Korpus partigiano. I tedeschi si erano asserragliati in diversi capisaldi (Porto Vecchio, Tribunale, castello di San Giusto, Caserma di via Rossetti, Villa Necker, Castelletto Geiringer ecc.) decisi a resistere fino all’arrivo degli Alleati. Sull’altura di Scorcola, nel Castelletto Geiringer, era posto il comando tedesco del generale Likenbach. Gli Alleati entrarono in città e si insediarono all’hotel Regina (in Piazza Dalmazia) in attesa di avviare le trattative con i tedeschi per l’interruzione dei combattimenti e la resa.

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A condurre il negoziato si offrì volontario il prof. de Henriquez, cui va tra l’altro il merito di aver realizzato un importante museo della guerra, che raccoglie reperti, cimeli e testimonianze dell’intero conflitto. Lo stesso de Henriquez diede di quei giorni e di quegli eventi una colorita descrizione nel cartellino allegato alla bandiera bianca usata nella conduzione degli accordi. “Bandiera bianca usata da Diego de Henriquez durante le trattative della Capitolazione del Comando Militare Tedesco di Trieste (Militaer Kommandantur 1001) da lui condotte quale intermediario, era stato convenuto fra Diego de Henriquez e gli ufficiali tedeschi che lui sarebbe salito dalla città dove si trovavano già i Neozelandesi appena arrivati, al Comando che si trovava in Villa Geiringer portando con sé un ufficiale alleato, ciò potè avere luogo quando era già buio. Al momento di lasciare l’albergo Regina, dove si trovava il colonnello Donald del 22mo Battagliare neozelandese con i suoi ufficiali, con un sottotenente ed un sergente che erano stati messi a disposizione dell’Henriquez, sorse il problema relativo alla bandiera bianca, allora un militare inglese prese il bastone e si accinse a metterci sopra un asciugamano, quando sentì però da Henriquez che questi a cose finite avrebbe desiderato conservare tale bandiera per il museo, il militare tolse l’asciugamano sostituendolo con uno straccio. La bandiera veniva tenuta in mano dall’Henriquez mentre uno dei due neozelandesi la illuminava colla torcia elettrica, ciò cominciò in quel tratto di via di Scorcola che è vicino all’incrocio con la via di Romagna. Quando alzava la bandiera Henriquez gridava al megafono: “Achtung Deutsche Soldaten, bitte nicht schissen, jetzt kommen englischen Uffiziere mit. weisse Fahnen”.
(attenzione soldati tedeschi, pego non sparare, adesso arrivano ufficiali inglesi con bandiera bianca)
Fu la sola bandiera bianca che de Henriquez sventolò nella sua vita.

Castelletto Villa Geiringer Trieste Scorcola

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