EMERGENZA INCENDI E SICCITÀ – LETTERA DEL PARTITO ANIMALISTA SEZIONE DI TRIESTE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
Signor Presidente Fedriga, i devastanti incendi che hanno colpito la nostra regione hanno causato gravi danni all’economia regionale, agli habitat naturali e una generale situazione di fortissima sofferenza ambientale, con conseguenze negative per numerose specie di animali che in quegli habitat trovano i luoghi vitali.
Alla circostanza degli incendi si è aggiunta la prolungata e perdurante siccità, che aggrava la situazione ambientale, ritarda il ripristino di una condizione accettabile e influisce ulteriormente, in senso negativo, sulle condizioni degli animali selvatici.
Alla luce di questo quadro oggettivamente grave e non trascurabile, appare quanto mai necessaria un’azione del governo regionale che, tra le altre cose, impedisca il peggiorare delle già difficili condizioni ambientali e ne favorisca anzi il ripristino.
Il Partito Animalista Italiano sezione di Trieste chiede un rapido intervento al fine di annullare la prossima stagione venatoria:
È bene ricordare, in proposito, che il fine della legge quadro nazionale 157/1992 sulla fauna selvatica e la disciplina dell’attività venatoria, precisamente quello della prioritaria tutela della fauna selvatica, rispetto alla quale l’attività venatoria può svolgersi esclusivamente a patto e nella misura in cui non arrechi danno al patrimonio faunistico e ambientale.
Non è un caso se la medesima legge, all’articolo 19, prevede che le regioni possano vietare o ridurre la caccia, tanto per ragioni connesse alla consistenza faunistica quanto per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o altre calamità.
Per questa ragione, con la presente il Partito Animalista Italiano sezione di Trieste chiede con urgenza un provvedimento che cancelli la prossima stagione venatoria e in tal modo permetta il pieno ripristino delle condizioni ambientali ottimali, senza che altrimenti si determinino, per la fauna selvatica ulteriori difficoltà quali quelle costituite dalla pressione venatoria.
Infatti un territorio così devastato non è in grado di dare il necessario sostentamento agli animali selvatici che sono riusciti a sopravvivere alle fiamme e alla scarsità d’acqua, causando quindi un vero e proprio sterminio.
Fabio Rabak
Referente PAI Trieste