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Il granchio blu pescato in Adriatico esportato negli USA

Trovata una soluzione per contrastare l’incredibile proliferazione del granchio blu nel Mare Adriatico, un crostaceo dominante che arreca notevoli danni all’ambiente marino e distrugge le reti dei pescatori

granchio blu

Scatta così la commercializzazione negli Usa del granchio blu. Questa specie alloctona, che sta creando molti danni negli allevamenti di vongole e novellame, è stata pescata dalle imprese ittiche della Sacca di Goro, del territorio di Comacchio e nel Delta del Po. Con questo nuovo via libera potrà essere venduta nel Paese di cui è originaria e in cui è molto richiesta.

Oltre che in campo alimentare, il granchio blu potrebbe anche avere applicazioni anche come integratore di minerali per l’alimentazione animale, visto il carapace particolarmente ricco di calcio e magnesio.

Regista dell’operazione la start up tutta la femminile, Mariscadoras, ideatrice del progetto “Blueat – La Pescheria Sostenibile”, che promuove l’utilizzo alimentare e gastronomico delle specie aliene marine invasive, a partire appunto dal granchio blu, tra le più dannose attualmente presenti nel Mediterraneo, a causa della sua voracità e assenza di predatori naturali. Da qui l’accordo di collaborazione dell’azienda riminese con un’azienda di trasformazione di Mestre per la lavorazione e la trasformazione dei granchi in polpa e sughi, che stanno approdando sul mercato domestico ed estero.


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Il granchio reale blu o granchio azzurro (Callinectes sapidus Rathbun, 1896) è un crostaceo decapode della famiglia dei Portunidi. Specie autoctona delle coste atlantiche del continente americano, negli ultimi anni si sta diffondendo anche nel continente europeo. La specie è originaria della sponda occidentale dell’oceano Atlantico, dove vive lungo le coste dell’intero continente americano, dalla Nuova Scozia all’Argentina, spingendosi anche lungo i corsi dei fiumi, poiché è in grado di tollerare salinità inferiori al tre per mille. Tramite l’acqua incamerata per zavorrare le navi, la specie è stata accidentalmente introdotta in numerose altre parti del mondo (Mare del Nord, Mar Baltico, Mar Nero, Mediterraneo, Mar Giallo).
La specie misura fino a 15 cm di lunghezza e 23 cm di larghezza: presenta corpo più largo che lungo, di forma ellittica, con due spuntoni ai due lati del corpo e margine anteriore seghettato. Le zampe sono piuttosto allungate, col primo paio tramutato in chele, più grandi nei maschi rispetto alle femmine: il colore del corpo è verde oliva superiormente, mentre il ventre è bianco-azzurrino e le zampe presentano l’attaccatura e la parte terminale di un colore blu intenso.
Durante il periodo della muta, sull’ultimo paio di zampe, appiattite ed adattate al nuoto, appaiono delle macchioline rosa, che acquistano via via colore divenendo sempre più rosse man mano che la muta si avvicina.
La femmina può deporre fino a 8 milioni di uova.
I predatori naturali del granchio reale blu includono anguille, Sciaenidae, Morone saxatilis, trote, alcuni squali, Rhinoptera bonasus e Dasiatidi. https://it.wikipedia.org/wiki/Callinectes_sapidus

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