I triestini senza nemmeno una dose sono passati da 70 mila a circa 52 mila, quindi il provvedimento tanto amato (da alcuni) e odiato (da altri) ha sortito il suo effetto. Sotto il ricatto dell’isolamento totale dai luoghi del divertimento, molti irriducibili si sono ricreduti e hanno ceduto. Rimane però uno zoccolo duro che resiste ad oltranza, che nemmeno una corte marziale o un plotone di esecuzione potrebbe convertire. È questione di coerenza: ogni scelta vuole i suoi sacrifici, e c’è chi è nato per riuscire a sostenerli e chi alla fine non ce la fa. Demoliti da un martellamento mediatico a voce unica, e dalla triste visione di vedersi privati di ogni libertà, anche quelle più elementari, una fetta di triestini decide di arrendersi. Un calo progressivo, che nel giro di un mese, fa sapere la Regione, ha visto passare la quota dei triestini non vaccinati da 70 mila a circa 52 mila persone. Quasi il 25 per cento in meno. In altre parole dal 29 ottobre a ieri un non vaccinato su quattro ha cambiato rotta e si è fatto inoculare almeno una dose.
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