Riportiamo il seguente comunicato:
Ferriera. Dipiazza e Cosolini: il Duo Lescano.
Dipiazza-Cosolini, da Sindaci.
“Il comune ha le mani legate. Non può fare niente. Solo la Regione può chiudere la Ferriera”.
Cosolini-Dipiazza, da assessori e capigruppo regionali.
“Se vuole chiudere la Ferriera che il Sindaco faccia una ordinanza. Lo può fare.”
Rivolti a Dipiazza-Cosolini Sindaci.
Ora se a Dipiazza non sono bastati 19 anni da pubblico amministratore (15 da Sindaco e quasi quattro da consigliere regionale) per conoscere poteri e competenze del Primo cittadino, perché firmare il decalogo in diretta TiVù e promettere la chiusura “entro 100 giorni” dell’area a caldo?
Scopre solo ora di non averne il potere?
Allora non ha la preparazione per fare neppure il consigliere circoscrizionale.
Oppure lo sapeva ed ha scientemente preso in giro gli elettori su di un problema terribilmente serio e drammatico per Trieste pur di raggranellare qualche voto in più.
E se la Regione sola “può”, perché Cosolini e Dipiazza quando erano autorevolmente in Regione non hanno provveduto?
Perché Cosolini ha votato la prima AIA rilasciata dalla Giunta Illy alla Ferriera (dicembre 2007)?
Perché Dipiazza si è rifiutato pubblicamente (risposta del Sindaco all’interrogazione del consigliere Ferrara) di chiedere all’amico e compagno di partito Renzo Tondo, Presidente della Regione, la revisione dell’AIA rilasciata dalla Giunta Illy-Cosolini?
Perché Dipiazza nel 2008 ha respinto la richiesta di emettere una ordinanza per fermo impianti nonostante l’Arpa, si proprio la vituperata Arpa, avesse ufficialmente confermato che nel biennio 2007-2008 la media ANNUA del BenzoApirene emesso dalla Ferriera superava, e di molto, gli 8 nanogrammi metro cubo contro il limite di legge di 1?
Nonostante le lettere ufficiali dell’ASS triestina che gli confermavano che con quei valori “c’è il SICURO rischio di insorgenza di leucemie e neoplasie”.
E nonostante che il Sindaco di Piombino avesse con analoga ordinanza sequestrato e chiuso la cokeria, sempre della Lucchini, per una media annua di “soli” 5,3 nanogrammi di BenzoApirene, ed il Tar ed il Consiglio di Stato avessero respinto i ricorsi della proprietà.
Se il Circolo Miani non conta una mazza perché i sostenitori del Sindaco Dipiazza, comitati e soci vari, lo attaccano con tanta costanza?
E perché il Piccolo censura e denigra dal 2001 il Circolo Miani?
Qualcuno ce lo vuol spiegare magari rispondendo alle domande qui sopra?
Sotto (su Facebook Circolo Miani) una foto di giornata, 366 della terza era Dipiazza, dell’Altoforno avvolto dalle perdite di gas letale (più di 100.000 metri cubi al giorno). Ma per i suoi sodali e per l’Arpa non è un problema.
Comunicato ricevuto da CIRCOLO MIANI TRIESTE
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