Brigantine: il guardiano delle foreste blu – Un progetto su cui lavorano l’Università di Udine e L’Università Politecnica delle Marche apre una nuova stagione nello studio del mare Adriatico. BRIGANTINE è un drone marino che osserva in tempo reale praterie di angiosperme marine e macroalghe, ecosistemi vitali ma minacciati. I dati raccolti diventano strumenti per la scienza, le politiche di tutela ambientale e le aziende, rafforzando il legame tra ricerca e innovazione.
Il mare nasconde foreste invisibili ma vitali. A esplorarle e proteggerle sono oggi scienziati e ingegneri europei, che hanno sviluppato un drone marino capace di osservare e misurare la salute delle praterie sommerse. L’area di intervento è il mare Adriatico, dove la crisi climatica e l’inquinamento stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di ecosistemi fondamentali.
L’obiettivo degli studi è quello salvaguardare habitat che assorbono carbonio e sostengono intere catene alimentari. Per farlo nasce BRIGANTINE, un progetto che unisce ingegneria, sensori e sistemi per la raccolta delle immagini per trasformare i dati scientifici in strumenti concreti di conservazione e gestione con un processo di data fusion. Si tratta di un’iniziativa del programma Interreg Italia-Croazia, arrivato alla sua seconda edizione e sostenuta e finanziata dall’Unione europea, a conferma della dimensione internazionale della ricerca e della cooperazione nel Mediterraneo.
La tecnologia al cuore del progetto
BRIGANTINE è anche il nome di un veicolo marino leggero a guida autonoma (ASV), progettato per operare anche in acque basse e complesse. A bordo trasporta fotocamere ad alta risoluzione multi ed iperspattrali, sonde multi-parametriche e sensori in grado di misurare temperatura, salinità, ossigeno disciolto, pH, pressione, conducibilità e inquinanti. Questi parametri sono essenziali: la temperatura permette di rilevare lo stress termico nelle praterie di angiosperme marine, la salinità influenza la distribuzione delle specie, mentre l’ossigeno disciolto segnala eventuali sofferenze per l’ecosistema marino.
Ogni missione diventa così un laboratorio mobile capace di raccogliere dati con una precisione senza precedenti. La vera rivoluzione è il monitoraggio visivo in tempo reale: immagini e misurazioni vengono trasmesse direttamente a terra, consentendo ai ricercatori di seguire le missioni in diretta, reagire a eventi imprevisti come fioriture algali o ondate di calore, e pianificare nuove rotte in maniera adattiva.
Con BRIGANTINE avanza la scienza
Il progetto supera i limiti delle tecniche tradizionali. Non più immersioni lente e costose, o satelliti incapaci di scrutare con dettaglio e accuratezza i fondali. BRIGANTINE permette di avere mappe ad alta risoluzione che integrano immagini e dati batimetrici. Le informazioni raccolte alimentano modelli predittivi capaci di simulare scenari futuri: ad esempio, come reagirebbe una prateria di posidonia a un aumento medio della temperatura di 2 °C o alla presenza di metalli pesanti in concentrazioni superiori ai limiti ecologici.
Nascono così sistemi di allerta precoce che permettono di intervenire prima che i danni diventino irreversibili. Ma le innovazioni comportano sfide. Tra queste ci sono la navigazione autonoma in ambienti costieri complessi, l’autonomia energetica garantita da batterie al litio ricaricabili in grado di supportare missioni di più giorni, la riduzione dell’impatto ambientale attraverso motori silenziosi, le forme di scafo ottimizzate per non disturbare l’ambiente marino.
Dai dati alle politiche
I dati diventano strumenti fondamentali per decisioni politiche e opportunità per il mondo produttivo. Un hub digitale raccoglie e condivide le informazioni con ricercatori, enti locali, istituzioni e imprese, favorendo la creazione di Aree Marine Protette e la gestione sostenibile delle coste. BRIGANTINE è un modello per il futuro, replicabile in altri mari e oceani, dalle barriere coralline all’Artico.
Il progetto adotta il modello della Quadrupla Elica dell’Innovazione, che unisce università, imprese, governo e cittadini. In questo modo la conoscenza non resta confinata nei laboratori, ma entra nel tessuto sociale ed economico. Le aziende, in particolare le piccole e medie imprese della blue economy, possono beneficiare di queste tecnologie per sviluppare soluzioni innovative, migliorare le proprie pratiche ambientali e rafforzare la competitività in un settore strategico per il futuro del Mediterraneo.
Il valore nascosto delle praterie sommerse
Le praterie di angiosperme marine e i letti di macroalghe sono veri scrigni ecologici. Ospitano biodiversità marina, fungono da incubatrici per invertebrati, pesci e tartarughe, e agiscono come trappole naturali di anidride carbonica: sono in grado di assorbirla fino a 35 volte più velocemente delle foreste tropicali. La loro funzione protettiva è altrettanto cruciale: radici e rizomi stabilizzano i sedimenti, riducono l’erosione e mitigano gli effetti delle mareggiate. Inoltre, migliorano la qualità delle acque intrappolando nutrienti in eccesso e particolato.
Questi ecosistemi però scompaiono a un ritmo drammatico, stimato attorno al 7% all’anno a livello globale. Minacciati da inquinamento, sviluppo costiero e cambiamenti climatici, rischiano di raggiungere un punto di non ritorno se non verranno protetti. Questo il motivo per cui BRIGANTINE è molto più di un progetto di ricerca: è una sentinella del mare. È un guardiano delle foreste blu, capace di ricordarci che ciò che resta nascosto sotto le onde è spesso ciò che più conta per il futuro del pianeta.
BRIGANTINE è un progetto Interreg Italia-Croazia
Data di avvio: 01/04/2024
Data di conclusione: 30/09/2026
Budget complessivo: € 1.716.987,05
Partnership: Italia (3 partner) – Croazia (2 partner)
Obiettivi specifici
Sviluppare e potenziare le capacità di ricerca e innovazione.
Favorire l’adozione di tecnologie avanzate.
Risultati attesi
Rafforzamento della ricerca transfrontaliera.
Creazione di un sistema di monitoraggio autonomo per l’ambiente marino.
Maggior collaborazione tra istituti scientifici e industrie marittime.
Coinvolgimento delle piccole imprese della cantieristica per innovazione e trasferimento tecnologico.






