“Apriamo le scuole e chiudiamo le vuote polemiche di chi attacca l’iniziativa dei banchi a rotelle. Mai nessun Governo aveva investito così tanto nella Scuola italiana che avrà ancora molti problemi, ma che finalmente si proietta verso una didattica rinnovata, moderna e vicina alle esigenze anti-contagio negli ambienti scolastici”.
Ad affermarlo il Portavoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle Luca Sut, di ritorno dagli incontri pubblici svolti fuori regione in materia di novità fiscali contenute negli ultimi provvedimenti nazionali.
“Gli impegni di questi giorni non mi hanno impedito di seguire le esternazioni ridicoliste di alcuni giornalisti, talvolta locali, troppo impegnati a denigrare per partito preso le azioni di Governo, piuttosto che rispolverare una sana etica professionale. Ormai – prosegue – anche tra loro sono aperte le danze delle soluzioni alternative ai nuovi banchi, nuovo bersaglio per una caccia al consenso sempre più giocata a colpi di like. Più che loro – incalza – io ascolterei i pareri dei dirigenti scolastici che li hanno voluti. Tra i tanti a favore, c’è anche la preside Teresa Tassan Viol del Liceo Leopardi Majorana di Pordenone. Per cui, ritengo che irridere i banchi sia un po’ prendersi gioco dell’esperienza di chi, le esigenze della Scuola, forse le conosce meglio di qualche incauto opinionista che imperversa, su Facebook come in televisione. O di chi, a Pordenone, plaude al modello di Cuba, dove il distanziamento equivale a spostare una sedia”.
Il deputato pordenonese prosegue poi con una disamina funzionale dei nuovi strumenti, non senza esprimere disapprovazione verso i detrattori dell’iniziativa: “Ricordiamo che è grazie ai nuovi banchi se gli studenti non dovranno indossare necessariamente le mascherine per tutta la durate delle lezioni. Ma la verità è che qualcuno non ci sta ad ammettere che la Ministra Azzolina sta gestendo una situazione di complessità mai vista. Sfiderei chiunque a mantenere i nervi saldi mentre si affronta il rischio di trasmissione del virus nelle scuole, cogliendo anche l’occasione per innovare gli spazi di apprendimento, rendendoli più moderni e aperti al digitale”.
In conclusione, Sut rammenta come “nella gara europea bandita dal commissario all’Emergenza Domenico Arcuri, vengono forniti 440 mila banchi a rotelle, richiesti dalle scuole che sono già consapevoli dell’uso che possono farne. Andranno utilizzati solo in situazioni e contesti dove possono essere funzionali, in aule attrezzate per l’interazione e la multimedialità. E non sono unicamente strumento di precauzione sanitaria contro il Covid-19, ma sono servono anche a razionalizzare gli spazi. Guardiamo quindi senza pregiudizio al rinnovamento degli arredi nelle scuole, ricordando che i nuovi banchi, a rotelle o meno, rispondono a norme di prodotto e principi di ergonomicità, mentre certi giornalisti rispondono soltanto ai loro padroni”.