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Animalisti: le religioni sacrificano gli animali, è ora di uscire dal medioevo

Festa Islamica del Sacrificio, Shechita e Pasqua: un appello urgente per mettere fine al sacrificio animale

A pochi giorni dalla conclusione della Festa Islamica del Sacrificio (Eid al-Adha), il Partito Animalista del Friuli Venezia Giulia rinnova con fermezza l’appello a superare le pratiche di macellazione rituale e sacrificio animale che causano sofferenza e morte, invitando a un dialogo rispettoso con tutte le tradizioni religiose.

In Friuli Venezia Giulia, non essendo presenti macelli autorizzati per la macellazione rituale, queste pratiche non si sono svolte. In altre regioni italiane, come il Veneto, migliaia di animali – oltre 500 agnelli a Cavanella Po (RO) – sono ancora macellati secondo il rito halal, senza stordimento preventivo. Tale modalità, prevista dal Decreto Ministeriale 11 giugno 1980, si applica anche alla macellazione rituale ebraica (shechita), pratiche profondamente radicate nel rispetto di antiche tradizioni culturali e spirituali.

Anche in altre tradizioni culturali, come ad esempio la Pasqua cristiana, è comune consumare agnelli e capretti, animali che rappresentano simboli di fede ma che sono spesso vittime di sofferenze evitabili.

Va inoltre sottolineato che i macelli cosiddetti “tradizionali” non sono poi tanto lontani da quelli rituali: anch’essi sono luoghi dell’orrore, dove animali subiscono sofferenze e condizioni di grande stress, spesso invisibili al consumatore finale. La differenza non è dunque tanto nella tradizione, quanto nella necessità di superare ogni pratica che infligga dolore e morte evitabili.

Pur riconoscendo il valore culturale e religioso di questi riti, non possiamo ignorare che la sofferenza inflitta agli animali in nome della tradizione rappresenta una realtà dolorosa e superabile. La scienza e la tecnologia moderne offrono soluzioni etiche che permettono di conciliare il rispetto della fede con il benessere animale, eliminando la necessità della sofferenza e della morte.

Per questo, il Partito Animalista del Friuli Venezia Giulia invita istituzioni, comunità religiose e società civile a un confronto coraggioso e costruttivo finalizzato all’abolizione del sacrificio animale in tutte le sue forme rituali e non. La tutela del benessere degli animali deve diventare una priorità inderogabile, capace di coniugare tradizione e compassione.

Siamo convinti che il rispetto per la vita e la compassione debbano essere valori condivisi da tutte le tradizioni religiose e culturali. È tempo di costruire un futuro in cui le celebrazioni religiose siano momenti di pace, rispetto e tutela di ogni forma di vita.

Il Partito Animalista del Friuli Venezia Giulia conferma il proprio impegno instancabile per la difesa degli animali e rilancia l’appello a tutte le istituzioni e comunità religiose affinché riconoscano con coraggio la necessità di abolire definitivamente il sacrificio animale. Mettiamo fine insieme alla sofferenza inflitta in nome della tradizione, per costruire un domani fondato su rispetto, compassione e valori condivisi.

Coordinamento Partito Animalista Italiano del Friuli Venezia Giulia

uomo uccide agnello con ascia

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