Pur nelle limitazioni dovute al perdurare dell’emergenza Covid-19, l’inizio di maggio segna anche una nuova fase di sviluppo dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia.
Nei giorni scorsi è entrato infatti in vigore il primo provvedimento organizzativo del 2020 (Decreto n. 25 del 29/4/2020) che ridisegna l’assetto dell’Agenzia per l’ambiente in conformità alle indicazioni della Giunta regionale, nell’ottica di garantire la massima efficienza, efficacia ed uniformità operativa, alla luce anche del raffronto dei carichi di lavoro di tutte le strutture, delle intervenute esigenze operative e delle modifiche nel contempo intervenute, anche a seguito delle cessazioni con la cosiddetta “quota 100”.
La riorganizzazione prevede l’accorpamento di alcuni funzioni nella Direzione generale. In particolare viene istituita un’unica struttura (IPAS “Ufficio Tecnico, Sistema Informativo e ICT”) dedicata alla gestione e manutenzione dei beni immobili, alla progettazione e realizzazione di nuove costruzioni ed impianti, alla gestione e sviluppo del sistema informativo, delle infrastrutture tecnologiche e delle reti informative. Sono inoltre assegnate alla direzione generale le strutture “Scuola per l’ambiente ed educazione ambientale”, “Programmazione e controllo”, oltre alle nuove funzioni di “Segreteria generale e URP”, “Ricerca e sviluppo, innovazione ed europrogettazione”.
Nella Direzione tecnico-scientifica confluisce la struttura “Sistema di risposta alle emergenze”; sono inoltre istituite le nuove funzioni “Ambiente e salute”, “Pareri e supporto alla disciplina in materia di AIA”, “Pareri e supporto alle amministrazioni pubbliche nei processi autorizzativi ambientali”, una nuova funzione di staff.
Nella struttura complessa “Stato dell’ambiente” confluiscono le attività relative alla “Protezione dell’inquinamento elettromagnetico” e del “Centro regionale di modellistica ambientale (CRMA)”.
Infine, l’“Osservatorio regionale rifiuti, dei sottoprodotti e dei flussi di materiali” è assegnato alla struttura “Bonifiche e rifiuti”.
Il nuovo provvedimento organizzativo recepisce le indicazioni espresse dalla Giunta regionale in sede di approvazione delle “Linee di indirizzo per la programmazione 2020-2022” (Delibera n. 2230/2019) e dei programmi dell’Agenzia per l’ambiente per il 2020 e per il triennio 2020-2022 (Delibera n. 518/2020). Gli atti di programmazione di ARPA, sono infatti soggetti al controllo preventivo della Regione che ne individua anche gli indirizzi generali e di sviluppo.
In particolare, la Regione ha individuato per Arpa tre grandi temi di sviluppo strategico: il miglioramento della “Comunicazione” al pubblico, il rafforzamento della “Presenza di Arpa sul territorio (Logistica e Organizzazione)” e l’ “Integrazione tra ambiente e salute”.
Con riferimento alle tematiche connesse alla presenza di Arpa sul territorio la delibera di Giunta regionale n. 518 prevede che Arpa presenti entro il 30 giugno 2020 un “Piano di priorità degli interventi concernenti gli adeguamenti strutturali che consentano di salvaguardare, in caso di emergenza, le attività essenziali al territorio, quali il supporto laboratoristico e le strutture informatiche”.