A Genova, in occasione del ventennale dei fatti tumultuosi avvenuti durante il famigerato G8, spuntano dei cartelli che ANVGD qualifica come offensivi. Ecco la nota:
Sdegno e dolore «No foibe no party»: è apparso questo striscione nel corteo commemorativo del G8 del luglio 2001. Invece di commemorare la morte di Carlo Giuliani e i fatti della scuola “Diaz”, domenica i presenti hanno preferito prendersela, ancora una volta, con le vittime delle foibe, inneggiando ai carnefici e torturatori titini con lo striscione, appunto, «No foibe no party».
Uno slogan che non è passato inosservato e ha, fortunatamente, provocato un’ondata di indignazioni. «Sdegno e profondo dolore – queste le parole del presidente nazionale dell’Anvgd, Renzo Codarin – per il gesto di quattro cretini che confermano ancora una volta di non conoscere la storia e che sembrano prenderci gusto a denigrare le sofferenze patite dai loro connazionali del Confine Orientale».
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia