6° convegno “Convivere con Auschwitz” a Trieste
VI Convegno “Convivere con Auschwitz”, martedì 22 gennaio 2019
Settimana della Memoria
Martedì 22 gennaio 2019 si svolgerà il VI Convegno “Convivere con Auschwitz”, iniziativa istituzionale dell’Università di Trieste nell’ambito della “Settimana della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Il Convegno si terrà a Trieste presso l’Aula Magna di via Filzi 14, come deliberato dal Senato Accademico del 19 dicembre 2018.
Organizzerà il Convegno il prof. Mauro Giuseppe Barberis, ordinario per il Settore Scientifico disciplinare IUS/20 Filosofia del Diritto presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione, con la partecipazione dei Dipartimenti e di un apposito Comitato Scientifico.
“Convivere con Auschwitz”, sesto Convegno tematico in cui l’Università di Trieste incrementa le convergenze interdisciplinari in un rapporto di analisi e attualizzazione scientifica, esplorando ulteriori relazioni nell’ambito del Dovere della Memoria dell’Olocausto/Deportazione.
Devastando il corso della Storia, il nazifascismo ha perpetrato anche a Trieste aberranti crimini contro l’Umanità, come l’annuncio delle leggi razziali nel 1938, la Risiera di San Sabba, unico Lager con forno crematorio realizzato in Italia e nell’Europa meridionale, la segregazione nei carri bestiame dal Silos della Stazione Ferroviaria di Trieste da cui partì alla volta di Auschwitz la maggioranza dei convogli di Deportate/i dalla Nazione: una drammatica eredità che è importante ricordare con la creazione del Memoriale Nazionale.
L’inumanità di Auschwitz è l’umana condizione da cui da allora dobbiamo difenderci. “Convivere con Auschwitz” è il contributo di civiltà con cui l’Università di Trieste si pone a Memoria di quanto è stato, in antitesi al pregiudizio e all’intolleranza riemersi attraverso l’esercizio sistemico dei populismi, pericolosi generatori di regressione sociale, arretramento culturale e aggressione ai valori etico-morali della convivenza e dell’accoglienza.
In ottemperanza alla Legge 211/2000, istitutiva del Giorno della Memoria, il simposio persegue il monito di Primo Levi: analisi, studio e conoscenza dell’abominio di Shoah e Deportazione nei Lager di sterminio nazisti, come antidoto contro la reiterazione del crimine, che, con metodologie diverse ancora e sempre flagella l’umanità. Memoria, cultura e conoscenza di quanto è stato, contro ogni forma di razzismo, qualsiasi discriminazione e prevaricazione razziale, sociale, culturale e religiosa, per la Pace e la Libertà.
Programma
ore 14.00
saluto delle Autorità accademiche
ore 14.05
moderatore
PIERLUIGI SABATTI
Presidente del “Circolo della Stampa” di Trieste
ore 14.10
introduzione
MAURO BARBERIS
Docente di Filosofia del Diritto
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio,
dell’Interpretazione e della Traduzione
Università degli Studi di Trieste
ore 14.15
presentazione
GIANNI PETEANI
Presidente Comitato permanente Ondina Peteani,
prima staffetta partigiana d’Italia, Deportata
Auschwitz 81672
Università degli Studi di Trieste
ore 14.25
apertura lavori – video messaggio
TATIANA BUCCI
Bambina di sei anni Deportata ad Auschwitz assieme
alla sorella di quattro, alla mamma, alla zia e al cugino
Sergio De Simone. Scambiate per gemelle sono fatte
sopravvivere come cavie per il dott. Mengele. Sergio
subirà l’orrore di sadici esperimenti e finirà impiccato.
ore 14.30
Banane nell’arena, sport e razzismi. Atlete/i, mostri,
comunità e identità tra XX e XXI secolo
DANIELE ANDREOZZI
Docente di Storia Economica
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Università degli Studi di Trieste
Il pericolo del fascismo di oggi, inquadrato nella storia
dello sport dal Novecento in poi per costruire identità e
comunità – anche malvage. Le varie identità e comunità
che così sono state immaginate (verticali e orizzontali)
e come lo sport sia stato strumento di accesso a queste
e alle risorse. Avanzare ipotesi di come questo possa riflettersi
nei processi di nuova fascistizzazione nella società
globale, che sia distopia o utopia. Il ruolo dello
sport anche dal punto di vista antropologico (dalla creazione
di spazi comuni alla simulazione della guerra), economico
(via per accesso alle risorse individuali), politico
(identità e comunità), e alla sua fisicità (ad esempio il
mito del corpo delle comunità afroamericane).
ore 14.45
Progetto Promemoria Auschwitz 2019: un viaggio nella
memoria per gli studenti di UniTs
DANIELE DEL SANTO
Collaboratore del Rettore per la Didattica, le Politiche
per gli Studenti e il Diritto allo Studio
Docente del Dipartimento di Matematica e Geoscienze
Università degli Studi di Trieste
GIORGIA KAKOVIC
Laureanda Magistrale Diplomazia e Cooperazione
Università degli Studi di Trieste
FRANCESCA POLI
Associazione Deina
Dall’8 al 14 febbraio 2019 si terrà un viaggio a Cracovia
e Auschwitz-Birkenau a cui parteciperanno 40 studenti
dell’Università di Trieste. Si tratta di una attività organizzata
dal nostro ateneo in partenariato con l’Associazione
Deina. Gli studenti di UniTs parteciperanno al
viaggio assieme ad altri 850 studenti universitari (Milano
Statale, Milano Bicocca e Torino) e delle scuole
superiori del Piemonte e dell’Emilia-Romagna.
ore 15.00
Jasenovac: l’Auschwitz dei Balcani
KATARINA ANDREJIC
Laureanda Triennale Scienze Tecniche e Psicologiche
Dipartimento di Scienze della Vita
Università degli Studi di Trieste
Una pagina nera della storia del XX secolo, che è stata
oggetto di strumentalizzazioni e controversie politiche,
riguarda il campo di concentramento e sterminio
di Jasenovac, in Croazia. Tralasciato sistematicamente
dagli storici, Jasenovac è stato il terzo campo di concentramento
per dimensioni, dopo Auschwitz e Buchenwald,
durante la Seconda guerra mondiale. Oggi, un numero
sempre più ridotto di persone è al corrente di ciò che è
accaduto e una forte atmosfera di negazionismo è presente
nell’opinione pubblica croata.
ore 15.15
Razzismo in cattedra
Storia di un progetto di alternanza
SABRINA BENUSSI
Docente di Storia e Filosofia
Liceo Francesco Petrarca – Trieste
Nell’anno scolastico 2017/2018, in occasione dell’ottantesimo
anniversario della promulgazione da parte
del regime fascista delle leggi razziali, la classe IV I
linguistico del Liceo Petrarca di Trieste ha svolto un
progetto di Alternanza Scuola Lavoro sull’argomento.
Hanno realizzato un’approfondita ricerca individuando
le persone espulse dalla scuola, in quanto colpevoli
di appartenere alla “razza ebraica”. Dal materiale raccolto
è nata la mostra “Razzismo in cattedra”, che ha
dovuto superare molti ostacoli per trovare una sede
dove essere allestita. Lo studio della propaganda e
dei suoi metodi di persuasione, l’ascolto delle testimonianze
hanno consentito agli studenti di acquisire
strumenti critici utili al fine di riconoscere analoghi
meccanismi che agiscono anche nelle società contemporanee.
ore 15.30
Gli Stati Uniti e il fallimento della società post-razziale
ELISABETTA VEZZOSI
Docente di Storia e Istituzioni delle Americhe
Dipartimento di Studi Umanistici
Università degli Studi di Trieste
La storia degli Stati Uniti è stata percorsa da discriminazione
etnica e razziale. La battaglia per i diritti civili
degli anni Cinquanta e Sessanta, l’approvazione di leggi
antidiscriminatorie, l’elezione di un presidente afroamericano,
non hanno cambiato la disparità razziale in
un paese diviso che sembra aver abbandonato l’obiettivo
di costruire una società post-razziale.
ore 15.45
Statistica e razzismo “scientifico”:
passato e presente
FRANCESCO PAULI
Docente di Statistica
Dipartimento Scienze Economiche,
Aziendali, Matematiche e Statistiche
Università degli Studi di Trieste
Nella letteratura scientifica di inizio ‘900 si sosteneva
che “questa popolazione ebraica è in qualche misura
inferiore fisicamente e mentalmente agli autoctoni”,
oggi si sostiene che “gli ebrei posseggono in media un
QI più alto dei gentili”. Vale la pena di chiedersi cosa
sia cambiato.
ore 16.00
Il Manifesto di Russel e Einstein
EDOARDO MILOTTI
Docente di Fisica sperimentale
Coordinatore del Centro interdipartimentale
per le Scienze computazionali
Dipartimento di Fisica
Università degli Studi di Trieste
La gara per lo sviluppo delle armi atomiche durante la
Seconda Guerra Mondiale e la successiva corsa agli armamenti
hanno portato alcuni scienziati – e in particolare
alcuni fisici – a indagare a fondo i problemi morali
della scienza. In particolare, nel 1955, un gruppo formato
quasi interamente da fisici e avente come portabandiera
due grandi personaggi come Bertrand Russell
e Albert Einstein ha prodotto e presentato un documento
programmatico che da allora è noto con il nome
di “Russell-Einstein Manifesto”. Qui ne vengono brevemente
rievocati storia e contenuti, alcune delle sue
conseguenze, e soprattutto viene ricordato il grande sogno
di pace universale visto come una necessità assoluta
dell’umanità del futuro.
ore 16.15
Morire di fame
SABINA PASSAMONTI
Docente di Biochimica
Dipartimento di Scienze della Vita
Università degli Studi di Trieste
Dall’agosto 1940, nel ghetto di Varsavia furono recluse
fino a 500.000 persone, destinate alla morte di fame
mediante un razionamento alimentare malvagio. Nel periodo
febbraio-luglio 1942, alcuni medici ebrei, che soffrivano
le stesse condizioni dei loro pazienti, intrapresero
uno studio clinico su 70 adulti e 40 bambini, ricoverati
in due ospedali del ghetto. Questo studio fu straordinario
per ampiezza e rigore metodologico. Pochi manoscritti,
contrabbandati fuori dal ghetto prima delle deportazioni
del 1942 e della sua distruzione nel 1943, furono salvati
e poi pubblicati a Varsavia nel 1946 nell’opera intitolata
“Choroba Godowa: Badania kliniczne nad godem wykonane
w getcie warszawskim z roku 1942”, a cura di
Emil Apfelbaum, uno dei medici del ghetto, e pubblicato
da American Joint Distribution Committee. L’opera testimonia,
con grafici e immagini, l’atrocità della “Malattia
da fame nel Ghetto di Varsavia”. Essa ha dato un contributo
straordinario alla scienza della nutrizione umana.
ore 16.30
I meccanismi del bene. Alcune riflessioni dalla
psicologia cognitiva e sociale
FABIO DEL MISSIER
Docente di Psicologia
Dipartimento di Scienze della Vita
Università degli Studi di Trieste
L’intervento affronterà i meccanismi cognitivi e sociali
che promuovono l’empatia, la compassione, l’accettazione
dell’altro e la valorizzazione delle differenze. Proporrà
alcune riflessioni sulla prevenzione delle condotte
discriminatorie basate sulla ricerca sperimentale.
ore 16.45
Auschwitzland, o la disneyzzazione della memoria
MAURO BARBERIS
Docente di Filosofia del Diritto
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio,
dell’Interpretazione e della Traduzione
Università degli Studi di Trieste
Nel suo ultimo romanzo, intitolato Furland, Tullio Avoledo
immagina un Friuli futuro, staccato dall’Italia ed
etnicamente puro, trasformato in una sorta di Parco
della Memoria, nel quale ogni giorno, a beneficio di turisti
provenienti da tutto il mondo, si mettono in scena
gli episodi più truci della storia friulana. Per gli episodi
connessi alla Shoah, il romanzo avrebbe potuto intitolarsi
Auschwitzland: dal nome stampato sull’ormai famosa
maglietta di una turista a Predappio. Questa
stessa disneyzzazione della Memoria, solo immaginata
da Avoledo, viene esplicitamente perseguita in film recenti
come Red Istria, temo prossimamente trasmesso
dalla Rai. Ma la Memoria-spettacolo è un’alternativa
all’oblio oppure il suo definitivo sdoganamento?
ore 17.00
Leningrado città-eroe, o Quanto vale un uomo.
Contro “la predazione diabolica” della memoria
culturale
MARGHERITA DE MICHIEL
Docente di Slavistica
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio,
dell’Interpretazione e della Traduzione
Università degli Studi di Trieste
Percorsi di Storie, al di là di una cortina di ferro. Tra negazioni
e doppie negazioni di una Russia “dal passato
imprevedibile”. Quasi fotografie intime – “di parenti,
amici… e in questo caso anche nemici” (E. Kersnovskaja).
Diapositive interiori nella forma breve di oggetti,
canzoni, diari, poesie: di una sofferenza che non ammette
alcun “alibi nell’essere” (M. Bachtin). E racconti
“altri”. Perché il ricordo non può discriminare nessuna
discriminazione.
ore 17.15
Primo Levi e il Sistema Periodico
FABIO BENEDETTI
Docente di Chimica Organica
Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche
Università degli Studi di Trieste
Nel 1975 venne pubblicato “Il Sistema Periodico”, una
raccolta di 21 racconti, ciascuno intitolato a un diverso
elemento. Questo libro non é solo un omaggio di Primo
Levi alla sua professione di chimico, ma contiene numerosi
spunti autobiografici sulle vicende che portarono
l’autore alla deportazione ad Auschwitz e, in vanadio,
sul conflitto personale tra il perdono e la Memoria.
ore 17.30
Uomini che rinchiudono altri uomini
in opere dell’uomo.
La dimensione totalitaria dell’arte del costruire
GIOVANNI FRAZIANO
Docente di Composizione Architettonica e Urbana
Collaboratore del Rettore per l’Edilizia,
il miglioramento della qualità degli spazi
e delle strutture didattiche
Dipartimento di Ingegneria e Architettura
Università degli Studi di Trieste
Ora come allora, l’arte del costruire rivela i tratti di una
modernità dittatoriale. Trascurando o ben considerando
il fatto che gli individui, in quanto esseri “ecstatici”,
non possono essere inclusi definitivamente in alcun
contenitore: Eccezion fatta per le tombe.
ore 17.45
FORTYfree: dall’Aktion T4 al rifiuto dell’istituzione
totale manicomiale, storie parallele di difesa
dell’umanità e dei suoi diritti
ROBERTO MEZZINA
Direttore Dipartimento di Salute Mentale,
Centro Collaboratore Organizzazione Mondiale della
Sanità, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata
Trieste
Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche,
chirurgiche e della salute
Università degli Studi di Trieste
Ideologie pseudoscientifiche e l’asservimento dei
saperi al potere dominante hanno reso possibile
l’inconcepibile, lo sterminio sistematico dei disabili
psichici da parte del regime nazista, prova generale
dell’Olocausto. Il lavoro di Franco Basaglia ha portato
alla rottura della complicità della psichiatria con
l’esclusione e l’annientamento del malato attraverso i
manicomi. Lo slogan del titolo riassume 40 anni di
evidenze per prendersi cura della sofferenza psichica
nella comunità restituendole cittadinanza, parola,
senso e diritti.
ore 18.00
Anamnesi della Memoria
MAURO TABOR
Assessore alla Cultura della Comunità Ebraica
di Trieste
Analisi critica delle ragioni che hanno messo in
profonda crisi il sistema cognitivo della società italiana
moderna; a mancata formazione di una Memoria
comune e la possibile strumentalizzazione delle singole
memorie individuali in un sistema colpito da una
patologia. Quali le cure possibili?
direzione scientifica
MAURO BARBERIS
Docente di Filosofia del Diritto
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio,
dell’Interpretazione e della Traduzione
Università degli Studi di Trieste
organizzazione
GIANNI PETEANI
Presidente Comitato permanente Ondina Peteani,
prima staffetta partigiana d’Italia,
Deportata Auschwitz 81672
info: convivereconauschwitz@gmail.com
In collaborazione con la Stazione Rogers
INGRESSO LIBERO